Come sicuramente molti ricorderanno, il 3 giugno dell’anno scorso, l’autovelox fisso oggi incriminato, trovava collocazione proprio sulla strada che permette un collegamento più rapido e facilitato agli aquilani per recarsi nella provincia di Pescara, lì posto dall’Ente comunale di Bussi che non si è fatto nessuno scrupolo nel collocarlo dopo un filare di alberi, all’uscita di una curva e soprattutto ben nascosto tra le fronde rigogliose degli alberi che hanno contribuito alla poca, se non inesistente, visibilità dello stesso.
Se è vero che nessuno dei malcapitati passato di lì è riuscito a scampare all’autovelox “killer”, è ben vero che la caparbietà di coloro che hanno deciso di affidarsi alla giustizia e quindi di tentare il ricorso contro tale comportamento ingannatore e del tutto penalizzante adottato dal Comune di Bussi, in questi giorni è stata ripagata.
Infatti, sono state accolte da alcuni Giudici di Pace di Pescara le prime istanze di sospensione delle multe impugnate, inaudita altera parte, ossia prima ancora della discussione della causa nella pubblica udienza innanzi al Giudice adito, proposte unitamente al ricorso dall’avvocato Carlotta Ludovici.
E’ un primo risultato che fa ben sperare e dare un sospiro di sollievo ad alcuni degli odierni ricorrenti, ai quali, sic et stantibus, non potranno essere sottratti i punti alla patente (o non potrà essere sospesa la patente) e nemmeno potrà essere loro richiesto dal Comune di Bussi il pagamento delle sanzioni pecuniarie.