Bussi sul Tirino. Installato in estate, l’autovelox alle porte di Bussi sul Tirino ha già elevato decine di migliaia di multe: e scattano i ricorsi.
Migliaia di vittime mietute dall’apparecchio posto lungo la Statele 153, percorsa ogni giorno da migliaia di persone che vanno e vengono tra l’autostrada e L’Aquila. Dal 3 giugno scorso l’autovelox fisso è stato posizionato dal Comune di Bussi, “dopo un filare di alberi, all’uscita di una curva e ben nascosto tra le fronde rigogliose degli alberi”, spiega l’avvocato Carlotta Ludovici che proprio in questi giorni ha iniziato a depositare i primi ricorsi presso il Giudice di Pace di Pescara, sostenendo l’illegittimità di tali multe non solo per la posizione illecita dell’apparecchio protagonista della vicenda, non visibile a maggior ragione nelle ore notturne, in aperto contrasto con la copiosa normativa vigente in materia, ma anche con riferimento all’omologazione dell’apparecchio utilizzato, oltre ad altri profili di nullità dei verbali per vizi sia formali che sostanziali.
Numerosi utenti della strada che si sono visti recapitare un numero indefinito di cartoline verdi “Oltre al danno della sanzione amministrativa, anche la beffa della decurtazione dei punti sulla patente; questo perché il limite di velocità in quel tratto è pari a 70 Km/h, dunque inferiore rispetto a quello previsto per quel tipo di strada ex lege di 90 Km/h”, afferma l’avvocato.
Il risultato è stato che alcuni si sono visti recapitare più di 10 multe con degli importi esosi, altri ne sono stati vittime più volte nella stessa giornata e continuano a ricevere sanzioni senza sosta e, soprattutto, senza sapere che fare. Gli automobilisti più ansiosi si sono affrettati a pagare immediatamente le multe, forse perché ignari di quello che sarebbe di lì a poco accaduto, ossia la notifica a cascata di più multe per passaggi anche nella stessa giornata, quindi a distanza di poche ore ,”in considerazione anche del fatto che il Comune ha pensato bene di attendere fino all’ultimo giorno utile per notificare i verbali”, prosegue la legate, “e tale prassi ha comportato che numerosi conducenti hanno effettuato ulteriori presunte infrazioni prima ancora che venissero contestate e comunicate le precedenti, quindi nella totale inconsapevolezza e mancanza di coscienza delle proprie azioni. Altri utenti, invece, hanno deciso di desistere dal pagare trovando del tutto illegittimo, ma soprattutto vergognoso questo meccanismo distorto di interpretazione ed applicazione della normativa di legge in materia di autovelox, intraprendendo così la via del ricorso al Giudice.
“Essendo stati ad oggi notificati più di 10.000 verbali per la medesima violazione di cui all’art. 142 del C.d.s., è fin troppo lapalissiano che qualcosa non ha funzionato, a meno di voler ritenere che migliaia di conducenti di autoveicoli abbiano disturbi e patologie dell’apparato visivo, ma in quel caso non andrebbe loro neppure rilasciata e/o rinnovata la patente! È chiaro che i cittadini non dovrebbero essere in nessun modo penalizzati, soprattutto con metodi tanto subdoli che di fatto si risolvono in una pericolosa “trappola” che il Comune di Bussi sul Tirino ha deciso di tendergli, ben consapevole che la strada in questione è la strada principale che permette la comunicazione tra la città di L’Aquila e la città di Pescara”, conclude l’avvocato Ludovici.