Ma la donna è riuscita a chiedere aiuto ai carabinieri che ,entrati nell’abitazione, hanno trovato l’uomo in stato di ebbrezza ancora nel tentativo di assalirla e hanno arrestato Dorin Jianu Iliuta, 42enne di origine romena, recidivo nella violenza domestica.
Il tutto è accaduto martedì pomeriggio ad Abbateggio, nell’abitazione della famiglia Iliuta, dove il peggio è stato evitato grazie all’immediato intervento di due pattuglie della Compagnia carabinieri di Popoli, accorse sul posto unitamente al Comandante della stazione di San Valentino.
I militari, entrati in casa grazie all’aiuto della figlia dodicenne della coppia che, preoccupata per l’incolumità della madre, era ad attenderli fuori l’abitazione, hanno subito avvertito un forte odore di bruciato e delle grida maschili provenire dal piano primo della casa. Sul pianerottolo antistante la camera da letto, hanno rinvenuto dei residui di carta bruciata che, secondo le successive ricostruzioni, era stata utilizzata dall’uomo nel tentativo di dar fuoco ad alcuni oggetti.
Nella stanza i carabinieri hanno trovato l’uomo che, in evidente stato di alterazione, cercava di aggredire la moglie pronunciando in maniera disordinata minacce di morte. A terra, vicino al 42enne, un bastone utilizzato poco prima dall’uomo nel tentativo di colpire la moglie ed il figlio diciassettenne che, all’esito di una breve colluttazione, era riuscito a disarmarlo. Alla vista dei militari, Iliuta, anziché desistere, ha dato in escandescenze aggredendoli, venendo però subito immobilizzato ed arrestato.
Era uscito dal carcere il 20 settembre scorso, dopo essere stato arrestato dai carabinieri della Stazione di San Valentino per essersi fraudolentamente introdotto in casa armato di coltello, pur sapendo che dal 24 marzo su di lui pendeva un decreto di allontanamento urgente emesso dopo una violenta lite con la convivente.
Anche quel giorno gli uomini dell’Arma erano intervenuti ed avevano provveduto a farlo andare via di casa immediatamente. Nel giro di qualche ora, il giudice delle indagini preliminari aveva convalidato la decisione con un provvedimento d’urgenza.
Il 42enne aveva però resistito dall’avvicinarsi alla sua ex per poco meno di due mesi. Infatti, il 13 aprile successivo era tornato alla carica. Si era intrufolato nell’alloggio, nascondendosi sotto il letto della donna, armato di coltello a serramanico in attesa che l’ex rientrasse. Fortunatamente la malcapitata aveva capito subito di essere in pericolo. I carabinieri intervenuti, dopo averlo trovato sotto al letto, lo avevano disarmato e poi arrestato per violazione di domicilio, porto abusivo di armi da taglio e violazione dell’ordinanza di allontanamento emessa dal giudice.
Ieri l’epilogo della vicenda. Il rumeno è stato nuovamente chiuso in carcere.