Questo il nome del progetto annunciato dall’assessore comunale Isabella Del Trecco, che parla di “un terminal turistico internazionale con: ostello, auditorium coperto da 2500 posti un anfiteatro di 2000 posti lato fiume, una biofarm con 50 specie di coltivazioni sostenibili, una serra idroponica per produzione di vegetali a ciclo continuo, una bibloteca, un campo fotovoltaico e del verde attrezzato, una palestra, una SPA ed ovviamente attivita ricreative come una discoteca e di servizio con diversi ristoranti con menu tipici abruzzesi ed internazionali”.
Il progetto per l’area in abbandono da anni. e ultimamente al centro di proposte e polemiche da parte di Confcommercio e FederManager, secondo Del Trecco, con un investimento di 100 milioni di euro, entro il 2027 “darebbe una nuova immagine al quartiere e a tutta la città di Pescara, oltre alla creazione di circa 400 nuovi posti di lavoro, intervento che cambierebbe radicalmente sia l’ingresso alla nostra città che lo skyline della città stessa, rendendo Pescara una città unica in tutta Italia ed all’avanguardia per soluzioni che mettono insieme sostenibilità ambientale, nuove tecnologie, lavoro e cultura”.