Pescara. Dopo l’inizio della guerra in Ucraina, scattano le manifestazioni pacifiste anche in Abruzzo.
Sabato 26 febbraio dalle 16, rispondendo all’appello nazionale di Peacelink, la Rete oltre il Ponte ha organizzato una manifestazione a Pescara, in piazza Salotto, “per affermare la nostra contrarietà alla guerra che si sta infiammando al confine fra Ucraina e Russia”.
“Rifiutiamo che in Europa, come in ogni altra parte del mondo, le problematiche ancorchè complesse, si risolvano con l’uso della forza e della violenza”, spiega l’annuncio dell’evento su Facebook, “Violenza che colpisce sempre i meno responsabili, i più deboli: i civili inermi.
Rende orfani, profughi, crea disastri ambientali, distrugge case e territori.
Riconosciamo le gravi responsabilità della Nato che, nonostante le sue dichiarazioni al momento della dissoluzione dell’Unione Sovietica, continua imperterrita i suoi tentativi di espansionismo ad est, divenendo la vera destabilizzatrice della pace globale. Nonché quello delle potenze europee che non hanno fatto altro che assecondare gli Stati Uniti nel loro gioco di influenze. Parimenti non tolleriamo nemmeno la politica “neo-zarista” di Putin, che agisce per interessi uguali e opposti a quelli statunitensi”.
Hanno già aderito:
Rete Oltre il Ponte
Mediterranea Saving Humans
Rifondazione Abruzzo
Giovani Comunisti/e Pescara
Deposito Dei Segni
ARCI Pescara
Sinistra Italiana Abruzzo
Sinistra Italiana – Circolo di Pescara “G. Colazilli”
Potere Al Popolo Abruzzo
MAZÌ Arcigay Pescara
Udi Pescara
ANPI Pescara
Collettivo Zona Fucsia
Radio Città Pescara Popolare Network 97.8 FM
Unione inquilini – PESCARA
Azione Civile Abruzzo
CGIL Pescara
CONFEDERAZIONE COBAS ABRUZZO
Uniti a Sinistra per Francavilla
Buendia Primofoglio
Associazione Antimafie Rita Atria – PeaceLink Abruzzo
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba Abruzzo/Pescara
Coalizione Civica Pescara
Cidi Pescara
Voci di dentro.
“La scelta di Putin di interrompere le trattative e bombardare molte città ucraine è inaccettabile, gravissima e illegale dal punto di vista del diritto internazionale. Ora occorre la massima mobilitazione perché si fermino al più presto le armi. Come accade sempre le prime vittime, quelle più numerose e innocenti sono civili.
Nulla può giustificare la pioggia di bombe e i carri armati nelle città. Ora si eviti l’errore di rispondere alle bombe con altre bombe. Riaprire al più presto la strada della diplomazia è il compito a cui più di chiunque altro è chiamata L’Europa in questo momento. Nessuna bomba cada ancora su suolo Europeo, per questo saremo sabato a pescara e in ogni città dove ci si mobilità per chiedere la pace”: è il commento di Daniele Licheri e Pierpaolo Di Brigida, segretari regionale e provinciale di Sinistra italiana.