Pescara. Uscito dal coma ma la prognosi rimane riservata, il bimbo di 20 mesi ricoverato in Rianimazione all’ ospedale di Pescara per avere ingerito giovedì pomeriggio della droga, probabilmente marijuana o cocaina.
Gli accertamenti della Polizia sull’accaduto, secondo la mamma del piccolo accidentale, proseguono. “Abbiamo prima ridotto e poi sospeso i sedativi – spiega il direttore dell’Unità operativa di Rianimazione, Tullio Spina – il bimbo non è più intubato e respira autonomamente.
Per ora resta in prognosi riservata in Rianimazione, ma nei prossimi giorni, se non dovessero insorgere complicazioni, valuteremo il trasferimento nel reparto di Pediatria”. Nel frattempo proseguono gli accertamenti degli uomini della squadra Mobile, diretti da Pierfrancesco Muriana.
Gli agenti stanno ascoltando persone che potrebbero aver assistito ai fatti. Con il passare delle ore sembrano aumentare i dubbi sulla ricostruzione fornita dalla madre, secondo la quale il bimbo avrebbe trovato per strada l’involucro contenente la droga.
L’episodio è avvenuto giovedì pomeriggio. La donna, 20 anni, secondo la versione fornita agli investigatori, dopo aver fatto visita con il piccolo al marito 22enne in carcere, avrebbe raggiunto il popoloso quartiere ‘Rancitelli’ del capoluogo adriatico. Qui, nei pressi del complesso chiamato ‘ferro di cavallo’, zona considerata la centrale dello spaccio abruzzese, il piccolo avrebbe trovato a terra un involucro e ne avrebbe ingerito il contenuto. E’ stata la madre stessa, a quel punto, ad accompagnare il bambino in Pronto soccorso.