Spoltore. Incontro, ieri mattina, tra il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito e i vertici di Aca ed Ersi Abruzzo, per discutere della crisi idrica che interessa la città e l’intero territorio provinciale e regionale.
“Da questa riunione” spiega il primo cittadino “partiranno due richieste: la prima alla Regione Abruzzo per dare vita a un tavolo di coordinamento permanente con tutti gli attori del ciclo idrico, che monitori e pianifichi gli interventi e reperisca risorse in ottica unitaria. Ad esempio servono provvedimenti, come l’interconnessione degli acquedotti o un regolamento unico di gestione e altre, che devono essere affrontati a livello regionale”.
Sull’opportunità di far in modo che un acquedotto in carenza idrica possa appoggiarsi a un altro in minore sofferenza ha parlato in particolare il presidente dell’Ersi Nunzio Merolli. La seconda richiesta è invece rivolta all’Aca, e prende atto dei progetti già in essere per ammodernare la rete e risolvere il nodo delle perdite. L’obiettivo, ha spiegato la presidente di Aca Giovanna Brandelli, è intercettare i necessari 140 milioni dai fondi del Pnrr e per questo tutta la progettazione è già pronta. Il territorio di Spoltore è interessato per 5 milioni di euro di lavori, ma in attesa di capire come e quando arriveranno questi fondi, Di Lorito chiede di intervenire subito rispetto a dove ci sono maggiori criticità.
“Consideriamo” prosegue il primo cittadino “che sul territorio di Spoltore è stato fatto lo studio delle perdite non visibili attraverso gli ultrasuoni proprio per evitare di intervenire tardi, quando le rotture danno problemi dal punto di vista del consumo da parte degli utenti”. Oltre al lavoro di ricerca preventiva dei guasti, l’amministrazione di Spoltore chiede di sfruttare dove possibile anche le opere di razionalizzazione dei flussi d’acqua rispetto ai fabbisogni di porzioni di rete. Sono in particolare interventi di riduzione della pressione considerati dai tecnici come la vera soluzione di ammodernamento della rete idrica, perché nella situazione attuale gli interventi di manutenzione diventano causa indiretta di nuovi guasti in altri punti della rete. “Riduttori di pressione sono già stati installati in alcuni punti del nostro territorio. Chiediamo di valutare l’opportunità di altri interventi simili, per evitare di ritrovarci nella stessa situazione la prossima estate: di sicuro sappiamo che non è possibile sostituire in due anni condotte costruite, per la maggior parte, tra il 1950 e gli anni ’90”.
Brandelli e gli altri tecnici dell’azienda comprensoriale acquedottistica hanno sottolineato anche l’importanza dell’autoclave, la cui è installazione è da incentivare soprattutto per i condomini come risposta immediata al problema: “Le autoclavi sono un elemento di sostenibilità nell’utilizzo della risorsa per far combaciare disponibilità idrica e consumo”. Senza la creazione di una riserva privata di acqua, infatti, l’utilizzo contemporaneo della rete da parte di un gran numero di utenti, ad esempio al mattino quando ci si sveglia, comporta inevitabilmente cali di pressione e dunque la mancata erogazione in alcuni rubinetti.
Tra gli altri partecipanti alla riunione il geometra di Aca Mario D’Aurizio, per l’Ersi Abruzzo il direttore tecnico Alessandro Antonacci, il vice sindaco Chiara Trulli, l’assessore Stefano Burrani, il responsabile del settore tecnico del Comune Giovanni Merico, il consigliere comunale Germana Coletti, Renato Di Nicola del Forum H2O, l’ingegnere Panfilo Marinucci di un comitato cittadino. Il prossimo passo sarà una riunione tra l’amministrazione comunale di Spoltore e i vertici del Consorzio di bonifica Centro, in una logica di sistema idrico integrato che dunque coinvolga tutti i suoi attori.