Bolognano. Dopo tanti anni, finalmente i reperti archeologici rinvenuti in uno dei siti più importanti risalenti al Neolitico, la Grotta dei Piccioni di Bolognano, verranno accolti e custoditi nella casa comunale.
Lo annuncia il sindaco Guido Di Bartolomeo, che spiega come “tale notizia sia stata ufficialmente comunicata dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, a seguito della nostra richiesta”.
Si tratta di numerosi scoperte: soprattutto oggetti in ceramiche antiche ma anche macine, asce, conchiglie ornamentali , falcetti e lamette di selce. “Ricordo”, aggiunge il sindaco, “come la stagione degli scavi fu inaugurata nel lontano 1870 anche se solo più tardi partirono attività sistematiche che portarono alla luce una frequentazione della grotta a partire dalle prime fasi dell’età della pietra a quelle finali dell’età del bronzo. Rinvenimenti rimasti finora invisibili e non disponibili ma che a breve potranno essere mostrati ai tanti studiosi ed alla popolazione Bolognanese, e non solo, che ne potrà godere ed usufruire ai fini storici, archeologici, didattici e finanche turistici. Questa Amministrazione è già a lavoro per istituire un museo ad hoc, all’interno del Palazzo municipale, che contiamo di poter inaugurare a breve”.