La proposta e’ stata lanciata, questa mattina, nel corso di una conferenza dai segretari provinciali dei sindacati Emilia Di Nicola (Cgil), Luca Piersante (Uil), Umberto Coccia, (Cisl), Gianna De Amicis (Ugl). I sindacalisti hanno definito “iniqua e assai pesante” la manovra finanziaria del Comune in quanto “ha comportato l’aumento di tutte le aliquote andando a pesare in maniera straordinariamente forte sulle classi piu’ deboli”. “
“Ora – ha sottolineato Coccia – si rischia anche il raddoppio dell’addizionale Irpef. Se il Comune si trova in una situazione di pre-dissesto, visto che mancherebbero dalle casse comunali 80-100 milioni di euro, l’alternativa all’aumento delle tasse e’ quella di fare ricorso ai fondi di rotazione, come hanno fatto altri Comuni italiani. Per accedere a questa possibilita’ occorrera’ fare una relazione specificando le motivazioni contabili e gestionali ed impegnarsi a restituire i fondi in dieci anni”.
Emilia Di Nicola ha evidenziato, inoltre, alcune criticita’ contenute nella manovra e ha fatto riferimento, ad esempio, alla Tasi: “Le famiglie che hanno rendite catastali piu’ basse – ha detto, “con la semplice detrazione di 100 euro non combinata con altri elementi, pagheranno di piu’ anche rispetto a chi possiede una casa con una rendita catastale piu’ alta”. La sindacalista ha poi fatto notare che per quanto riguarda la Tari non ci sono agevolazioni per i pensionati.
Paolo Castellucci, segretario Spi- Cgil Pescara, ha sottolineato la necessita’ “di prevedere agevolazioni per gli anziani non autosufficienti e le fasce piu’ deboli. Altrimenti – ha concluso – occuperemo il consiglio comunale”.