La riqualificazione dell’area divide l’opinione pubblica: da una parte quelli che non vedono l’ora di “togliere di mezzo” un aggregato ormai composto da edifici in rovina, spesso oggetto di degrado, dall’altra coloro che cercano di difendere un luogo identitario dal sorgere di palazzi di decine di piani.
Tra i secondi, i followers della pagina Facebook Pescara Segreta, dove l’annuncio della demolizione ha scatenato oltre 200 commenti e quasi altrettante condivisioni.
Contro le demolizioni interviene, con una nota, anche Italia Nostra: “Pescara cancella la sua storia ed aggrava la sua crisi urbana con una scriteriata densificazione delle aree centrali che complicherà i problemi di parcheggio, di traffico, di carico e scarico per i servizi. Infatti, solo quelle aree sono prese di mira, alla ricerca, sempre meno fruttuosa, della rendita legata alla posizione dell’immobile. Questa tendenza, naturalmente, mette nell’obiettivo soprattutto l’edilizia storica che viene demolita mentre tutti proclamano la volontà di salvarla, determinando, invece, le condizioni della sua scomparsa”.