“E’ indispensabile che si proceda”, spiega il primo cittadino in uan nota, “perché il degrado di quei padiglioni sono una ferita aperta sul waterfront della città, per farlo è necessario utilizzare gli adeguati vettori urbanistici per recuperare la vista sul mare che Pescara negli anni ha perduto e anche per cercare la migliore soluzione possibile per potenziare la valenza turistica e ricettiva della zona dove si concentrano il Porto Turistico Marina di Pescara, l’imbarco turistico-commerciale del Porto Canale e l’inizio di un Lungomare riqualificato che completeremo e restituiremo ad una parte di città che ha una vocazione sicuramente strategica, ma ancora tutta da sviluppare”.
“Una prospettiva, questa”, conclude Alessandrini, “che non esclude la possibilità che il Comune di Pescara possa diventare proprietario di quelle superfici, come già rappresentato alla Regione e come lo stesso Presidente ha ritenuto possibile tale ipotesi, in più di un’occasione”.