Pescara. Un’area adibita illegittimamente alla attività di autodemolizione è stata sottoposta a sequestro, a Pescara, da parte della polizia stradale, su disposizione del gip del Tribunale.
Il sequestro, con la denuncia di una persona, è avvenuto nell’ambito di un servizio di controllo avviato dalla polizia stradale nel settore delle attività di autodemolizione sull’intero territorio nazionale. Ad occuparsene è stato il personale delle squadre di polizia giudiziaria di Chieti, Pescara e Lanciano, dopo aver scoperto che nell’area di lavoro di un’impresa autorizzata al traino e soccorso stradale, commercio all’ingrosso di parti e accessori di autoveicoli, era collocata una vera e propria attività di autodemolizione dedita allo smontaggio e allo stoccaggio di veicoli e parti di veicoli e al loro deposito incontrollato su tutta l’area.
Un’attività, specificano dalla polizia stradale, non autorizzata, non essendo il titolare iscritto all’albo provinciale per gli autodemolitori nè all’albo regionale per lo stoccaggio dei rifiuti. L’area in questione è un capannone di circa mille metri quadri. C’e’ anche il fatto che i veicoli venissero smontati direttamente sul terreno, privo della prevista cementificazione, con il conseguente versamento degli oli esausti inquinanti nel terreno. All’interno degli uffici, poi, sono state rinvenute numerose targhe di autoveicoli avviati alla demolizione.
La persona denunciata è il titolare del centro non autorizzato, T.M. di 41 anni; si attende di conoscere il risultato delle analisi da parte dell’Arta (Agenzia regionale di tutela ambientale) sui campioni di terreno.