Pescara. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, come annunciato dai loro legali, i primi tre indagati, sottoposti all’interrogatorio di garanzia, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per l’organizzazione di eventi e spettacoli a Pescara e sul presunto concorso truccato alla Asl.
Questa mattina, in tribunale a Pescara, sono stati ascoltati, nell’ordine, l’imprenditore Cristian Summa, il presidente dell’assemblea provinciale del Pd, Moreno Di Pietrantonio (in foto) e l’imprenditore Andrea Cipolla.
Il primo è assistito dall’avvocato Ugo Di Silvestre, che inizialmente difendeva anche Di Pietrantonio. Di Silvestre ha però rinunciato al mandato, per scongiurare una possibile situazione di incompatibilità, venendo sostituito dall’avvocato Anthony Aliano. Cipolla è invece assistito dall’avvocato Marco Spagnuolo.
I tre indagati, davanti al gip Elio Bongrazio e al pm Luca Sciarretta, hanno scelto di non parlare, spiegando di essere intenzionati a dare il tempo, ai propri legali, di studiare le 13.500 pagine che formano gli atti dell’inchiesta.
Mercoledì mattina sarà la volta dei due ex assessori comunali Giacomo Cuzzi e Simona Di Carlo, il primo assistito dai legali Nicola Lotti e Gianfranco Iadecola, la seconda dall’avvocato Gianluca Pizzuti.
I cinque indagati, attualmente agli arresti domiciliari, sono accusati, a vario titolo, di corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, illeciti finanziamenti elettorali e turbata libertà degli incanti. I loro legali non hanno chiesto la revoca delle misure cautelari.