Pescara. E’ stato ascoltato questa mattina, dalla squadra mobile di Pescara, lo psichiatra dell’Aquila che aveva in cura Massimo Maravalle, il 47enne che l’altra notte ha ucciso nel sonno, soffocandolo con un cuscino, il figlio adottivo di 5 anni, a Pescara.
Il professionista aveva in cura il 47enne dal 2006 e doveva vederlo ieri mattina. I disturbi dell’uomo risalgono a molti anni fa, presumibilmente ai tempi dell’università, venivano contenuti con l’uso dei farmaci e fino ad ora non aveva mai manifestato segni violenza e aggressività.
E’ stato lo stesso 47enne a dire agli investigatori, diretti da Pierfrancesco Muriana, di aver interrotto da quattro giorni l’assunzione di farmaci, ma su questo non ci sono conferme e il professionista che lo seguiva non ne sapeva niente. Lo psichiatra, medico universitario aquilano, ha assicurato di non essere stato coinvolto nella procedura di adozione del bimbo, arrivato in Italia nel 2012, e di non aver rilasciato alcuna certificazione a questo scopo, anche se era stato informato dell’adozione dal suo cliente che era felicissimo del bambino. Lunedì, in occasione della convalida dell’arresto, il pm Andrea Papalia potrebbe chiedere l’incidente probatorio per valutare le capacità mentali dell’uomo. Sempre lunedi’ saranno acquisiti dalla squadra mobile gli atti al tribunale dei minori dell’Aquila relativi all’adozione del bimbo. Il padre infanticida ha dichiarato a questo proposito che la sua patologia era nota e non era di ostacolo all’adozione.
Nel fratteno l’autopsia, eseguita da Christian D’Ovidio sul corpo del bimbo di 5 anni ucciso ieri dal padre, a Pescara, ha confermato le modalità e la causa della morte del piccolo, che è avvenuta per soffocamento.
Non sarebbero emersi altri elementi particolari, nel corso dell’esame che è stato eseguito alla presenza di un perito. Confermate dunque le ipotesi già emerse nella immediatezza dei fatti, nel corso del sopralluogo che lo stesso D’Ovidio ha effettuato nella casa dove l’uomo ha ucciso il figlio adottivo mentre stava dormendo nella sua cameretta.
Quanto alle modalità seguite dall’uomo, però, viene mantenuto il riserbo, considerato che l’interrogatorio per la convalida dell’arresto, eseguito dalla squadra mobile e dalla squadra volante, è fissato per lunedì alle 11.30 in carcere.
Il gip è Gianluca Sarandrea. L’uomo ha detto di aver soffocato il piccolo con un cuscino, spiegando che il piccolo non avrebbe reagito.