Pescara, spara dal balcone: proiettile penetra nell’occhio di un passante

polizia-nottePescara. Un uomo ha sparato dal suo balcone con un fucile ad aria compressa e ha colpito tre persone la notte scorsa a Pescara. I tre sono stati trasportati in ospedale da ambulanze del 118.

Il più grave è un cinese, raggiunto alla testa da un proiettile che sarebbe penetrato dall’angolo di un occhio e si sarebbe fermato a poca distanza dalla colonna vertebrale. E’ da valutare se l’asiatico possa essere sottoposto ad un intervento. E’ ricoverato in Neurochirurgia. Gli altri due feriti sono una donna, colpita a un gluteo ed un uomo, colpito al braccio. Sul posto è intervenuta la polizia che avrebbe trovato altre armi a casa dell’uomo che ha sparato.

AGGIORNAMENTI. In base alle prime informazioni fornite dalla questura, il cinese, che vive a Pescara, era in bici quando ha sentito un sibilo e poi è stato colpito all’occhio destro. Il colpo si è infilato nel canale lacrimale e dal setto nasale ha raggiunto la zona della giugulare, senza però ledere la giugulare stessa. Non sarà operato e per i medici non rischia la vita. Una seconda persona, un 44enne di Roseto, è stata raggiunta alla natica destra mentre una 22enne di Pescara si è vista passare il colpo di striscio al braccio. Per loro nessuna conseguenza grave dal punto di vista medico. I testimoni saranno sentiti nelle prossime ore in questura, per ricostruire con esattezza i fatti. In base alla loro posizione in strada e dalle lesioni riportate si cercherà di capire da quale posizione sono stati esplosi i colpi. 

Armi sequestrate ad un bancario. Il personale della squadra mobile di Pescara, diretto da Pierfrancesco Muriana, sta sequestrando 29 pistole e 18 carabine, tutte armi di libera vendita, a un bancario di 45 anni che vive in un palazzo di via Gioberti, all’altezza della strada parco, dove nella notte sono stati esplosi dei colpi di fucile ad aria compressa che hanno raggiunto tre persone. Potrebbe essere stato lui a sparare anche se, convocato dalla polizia, dice di non essere responsabile. Per lui si prevede una denuncia per lesioni e getto pericoloso di cose, almeno stando ai primi accertamenti della mobile, svolti in collaborazione con il personale della squadra volante, diretto da Alessandro Di Blasio, e della polizia scientifica. Al momento, comunque, nonostante i sospetti degli investigatori, il banchiere nega ogni coinvolgimento. Il personale della questura invervenuto nella notte sulla strada parco ha controllato tutti gli appartamenti dello stabile di via Gioberti dove vive il 45enne, trovando le armi nell’appartamento dove l’uomo risiede con i genitori. Da valutare, tra l’altro, se per caso le armi sequestrate – che non sono da sparo – sono state modificate.pescarastradaparco

Alessandrini: “Quello che è accaduto mi ha toccato, quello che amministrativamente si può fare per controllare chi detiene armi lo attiveremo”

“Pensare che una persona possa affacciarsi sul balcone e puntare un’arma su altre persone è una cosa che mi lascia sgomento e senza parole. Dopo essermi accertato sulle condizioni delle persone ferite, sono voluto andare a verificare la dinamica e i luoghi dove ciò si è verificato. Mi sono ritrovato – spiega il sindaco di Pescara – insieme al Questore e alle forze di Polizia che stanno accertando fatti e responsabilità, in una delle zone più frequentate della città, che proprio per la sua natura e per la sua frequentazione sembrerebbe aliena, lontana da cose del genere. Così non è. La società occidentale purtroppo ci ha abituato a convivere con fatti di cronaca durissimi e sanguinosi, legati alla detenzione di armi da parte di cittadini che poi ne fanno un uso spropositato. Ciò che è accaduto ieri sera avvicina questa casistica anche alla nostra realtà e ci deve responsabilizzare, a prescindere dal luogo in cui si è manifestata. Sono vicino alle persone coinvolte da questo gesto incomprensibile. Ciò che amministrativamente possiamo fare per rendere più stretto il controllo sull’acquisto di armi lo faremo. Con la speranza di non doverci trovare ancora di fronte a situazioni di questo genere”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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