Spoltore. È partita il 25 maggio l’indagine sierologica sul Coronavirus: un’iniziativa che interessa ovviamente il territorio nazionale e comprende nel campione il Comune di Spoltore.
Per questo il sindaco Luciano Di Lorito si unisce al coro di appelli alla partecipazione: “Chi fa parte del campione riceve una telefonata da un numero della Croce Rossa Italiana che inizia con 06.5510” chiarisce, “La partecipazione non è obbligatoria, ma per ottenere risultati più precisi è fondamentale che le persone, inserite in un campione estratto in maniera casuale sulla base della posizione geografica, diano il loro contributo”.
Lo studio elaborato in collaborazione da Istat e Ministero della Salute prevede l’osservazione di 150.000 individui sull’intero territorio italiano. “Il prelievo di sangue consentirà di accertare la presenza degli anticorpi, e quindi sarà anche un modo per ognuno dei contattati di avere gratuitamente un controllo medico che tanti stanno facendo a pagamento: in caso di positività, si verrà sottoposti anche a tampone”.
L’obiettivo è anche capire quanti siano gli asintomatici dell’infezione da Coronavirus. Attraverso l’indagine si otterranno informazioni necessarie per stimare le dimensioni e l’estensione dell’infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcuni fattori quali il genere, l’età, la regione di appartenenza, l’attività economica. Grazie alla collaborazione della Croce Rossa Italiana, in totale saranno contattate circa 190mila cittadini per garantire il campione di 150mila previsto.
Non è possibile candidarsi volontariamente: i cittadini selezionati verranno contattati telefonicamente, e sarà somministrato loro un breve questionario. Concordato un appuntamento per i test sierologici, questi saranno effettuati presso punti di prelievo individuati da Regioni e Province Autonome o presso punti di prelievo della CRI. Le informazioni raccolte saranno essenziali per indirizzare politiche a livello nazionale o regionale e per modulare le misure di contenimento del contagio.
I risultati dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati per successivi studi e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. L’indagine sierologica sarà uno strumento fondamentale per definire l’evoluzione epidemica, ma come ha sottolineato il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli, non conferisce un patentino di immunità: “Conosciamo ancora troppo poco la risposta del nostro sistema immunitario e quanto questa risposta durerà nel tempo”.
Per informazioni è possibile chiamare il numero verde 1500 del Ministero della Salute.