Pescara. Si e’ smontata, con il passare delle ore, l’ipotesi che il bimbo travolto da un treno e il fratellino non fossero soli vicini ai binari, il pomeriggio del 24 maggio, nei pressi della stazione ferroviaria di San Marco.
La polizia ferroviaria, che sta indagando sulla morte del bimbo rom di tre anni, ha ascoltato una donna che, commentato l’episodio su un sito internet, aveva parlato della presenza di una terza persona, con i bambini. La sua ricostruzione, pero’, non sarebbe ritenuta attendibile per cui gli investigatori continuano a ritenere che i piccoli fossero soli, dopo essersi allontanati da casa.
Gli accertamenti proseguono per ricostruire con esattezza come sono andate le cose, quel giorno, e per appurare se esistono eventuali responsabilita’. A coordinare le indagini della Polfer, diretta da Davide Zaccone, è il sostituto procuratore Giuseppe Bellelli.