Chiodi, con le autorità civili e religiose, prima della cerimonia del taglio del nastro, ha definito l’interporto “infrastruttura imponente”, sia per la superficie impiegata, più di mille metri cubi, e sia per gli investimenti, oltre 156 milioni di euro spalmati in vent’anni di lavori, di cui 100 spesi dall’attuale Giunta.
“Una infrastruttura per la logistica che denota quanto sia reale la nostra azione di politica economica – ha osservato il Presidente – perché la crescita della competitività del territorio passa proprio attraverso le attività collegate alla logistica”.
Chiodi ha citato l’interporto d’Abruzzo come “esempio riuscitissimo di collaborazione tra pubblico e privato. Esperienze che diventano modelli di riferimento per una economia che voglia incamminarsi su strade produttive di sviluppo e di crescita”.
L’Interporto d’Abruzzo è di proprietà della Regione in partnership, per il 35 per cento, con i gruppi Dino Di Vincenzo e Toto Spa, cui è demandata la gestione. Su richiesta di monsignor, Bruno Forte, che ha elargito la benedizione, il Casello avrà anche cartellonistica dedicata al Volto Santo di Manoppello, la reliquia più importante della Cristianità, che ogni anno attira migliaia di turisti.
All’inaugurazione hanno partecipato anche l’assessore Giandonato Morra, il presidente della Provincia Guerino Testa, il sindaco Gennaro Matarazzo ed altri colleghi della zona.