Pescara, buco informatico-economico in Comune: Mascia porta le carte in Procura

Pescara. Scoppia un nuovo, duplice caso a Palazzo di Città: il Pd denuncia un buco sia nel sistema informatico che nelle casse comunali. Mascia smentisce tutto e porta le carte in Procura.

Non c’e’ alcuna falla nella gestione del sistema informatico del Comune di Pescara, ne’ ci sono perdite di 220 mila euro, nemmeno di un solo euro”. Lo dice il sindaco Luigi Albore Mascia in riferimento alla denuncia del Pd a seguito di una relazione del Collegio dei Revisori dei Conti che riguarda le forniture per il sistema informatico dell’ente. Ieri i consiglieri comunali Del Vecchio e D’Angelo avevano sollevato il caso su Halley Web, il sistema che gestisce tutti i dati informatici degli uffici comunali, sostenendo che “una nuova relazione dei Revisori dei Conti evidenzia la grave irregolarità riguardante la gestione del servizio affidato con gara alla Società A.P. System, che la stessa società non è stata in grado di adempiere tanto che l’amministrazione comunale è dovuta ricorrere a prestazioni aggiuntive fornite dalle società Halley Informatica S.n.c. (precedente appaltatrice) e Engineering Tributi S.pa. per una spesa supplementare di oltre 210.000 euro”. Inoltre, Del Vecchio e D’Angelo riferiscono che gli stessi revisori dei conti comunali hanno sottolineato “ll’acquisto di ulteriori attrezzature informatiche senza il ricorso a procedure di evidenza pubblica e che hanno riguardato la stessa società A.P. System per un importo di 87mila euro, e ancora che il Comune di Pescara, pur in vigenza del nuovo contratto con la società A.P. System, ha proceduto a liquidare alla società Halley Informatica somme per 40mila euro per l’acquisto di ulteriori sistemi informatici presumibilmente per consentire l’utilizzo degli applicativi ancora in uso e non sostituiti”.

Ma il sindaco smentisce e annuncia che il Comune invierà il materiale “direttamente alla Procura della Repubblica, affinché venga ulteriormente certificata la bontà delle procedure seguite e faccia chiarezza anche sulle censure sconcertanti sollevate dal Collegio dei Revisori”. Mascia spiega che “il passaggio dal sistema Halley all’APSystems è avvenuto dopo una regolare gara d’appalto, con un’aggiudicazione provvisoria datata dicembre 2008, dunque con la precedente amministrazione comunale di centro-sinistra che vedeva il consigliere Camillo D’Angelo vicesindaco, e, paradossalmente, solo nell’agosto 2009 siamo stati messi in grado di procedere con l’aggiudicazione definitiva, evitando di esporre il Comune al rischio di un contenzioso. Il passaggio dei dati telematici in ogni settore”, aggiunge Albore Mascia, “ha superato tutti i collaudi finali e alcune procedure di passaggio della banca dati sono state ritardate di qualche mese solo per non rischiare di creare accavallamenti o disservizi al sistema, senza pero’ esporre il Comune al pericolo di perdite finanziarie”.

I democratici, infine, sostengono che l’inghippo informatico possa aver causato i ritardi e le inesattezze nel invio delle cartelle Tares: “I ritardi e gli errori delle cartelle Tares”, smentisce ancora Mascia, “non hanno nulla a che vedere con le procedure di migrazione delle Banche dati”.

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