Pescara. Se n’è andato a 42 anni, lasciando ai suoi cari oltre al dolore per la perdita di un marito, un fratello e un figlio, anche la rabbia. Tiziano D’Ugo, morto martedì a causa di un malore in ospedale, si era recato per ben 4 volte al pronto soccorso nei giorni precedenti, e in altrettante occasioni era stato dimesso senza essere ricoverato nel nosocomio.
E’ attorno a questo dubbio, attorno alla domanda fatidica “Si poteva fare qualcosa?” che si consuma la rabbia dei parenti e dei tanti amici che ora piangono quel ragazzone molto conosciuto in città. Figlio dei titolari di un noto negozio di abbigliamento e accessori nei pressi dello stadio Adriatico, oltre che appassionato di moto e frequentatore di quei raduni che tante amicizie producono e tanti legami fanno stringere.
Se lo chiede la sorella Lorenza, che sforzandosi di avvisare la larga cerchia di conoscenti di quanto accaduto dalla sua pagina Facebook lancia l’interrogativo: “Quattro volte è andato al pronto soccorso, non stava bene e si vedeva, quattro volte l’hanno fatto tornare a casa la quinta non é uscito più…Che si sappia oggi poteva stare qui”. Come a chiedere: se Tiziano fosse stato ricoverato prima, se i medici avessero approfondito prima gli esami su quei malori, si sarebbe potuto evitare il peggio?
Ora, comunque, è il momento del dolore: i funerali si svolgeranno questo pomeriggio alle 15:30 nella chiesa di Santa Caterina. E sempre su Facebook, Lorenza D’Ugo ringraziando i tanti che hanno manifestato le condoglianze “per il calore dimostrato anche da parte di mia mamna e mio padre”, assicurando che “vivremo di ricordi, ma tanti ne ha lasciati Tiziano”, lancia un appello agli amici motociclisti del fratello: “Per favore, chiunque ne abbia la possibilità lo venga a salutare con il rombo assordante della moto…lui le amava”.