Pescara. Immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione: sei anni ai titolari del Tortuga. Tre anni al PolStrada Siega.
Tre anni e mezzo per Bernardo Siega, all’epoca dei fatti dirigente della polizia stradale di Chieti e consigliere comunale dell’Udeur a Pescara, e sei anni per i fratelli Roberto e Marco Pola, titolari dell’ex night ‘Tortuga’. Lo ha deciso, ieri pomeriggio, il Tribunale collegiale di Pescara relativamente all’inchiesta ‘Drappo Rosso’ riguardante il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e lo sfruttamento della prostituzione.
Il Tribunale ha inoltre condannato a sei anni anche Habib Alizadeh Habib, ex direttore di sala del ‘Tortuga’. I due ex camerieri del locale, Franco Fabrizio e Paolo Palmucci, sono stati invece condannati entrambi a 4 anni. Per Mario De Sanctis, accusato di essere il ‘guardiano’ delle ragazze, e’ stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Assolto invece Adrian Visteanu, accusato di essere uno degli uomini che procurava all’estero le donne.
I fatti risalgono all’estate del 2006. Le indagini portarono all’arresto di dieci persone, tra cui Siega e i due fratelli Pola, e alla chiusura del locale notturno, oggi trasformato in una discoteca. Siega, attualmente in pensione, e’ stato condannato per corruzione e rivelazione di atti d’ufficio. Il reato di Siega era prescritto, ma ha rinunciato alla prescrizione e il Tribunale lo ha ritenuto colpevole. Da un altro episodio di rivelazione di atti d’ufficio e’ stato invece assolto.