Pescara. Continua, ma si attenua, il caos dovuto alle cartelle pazze emesse dal Comune per il pagamento della tassa sui rifiuti. File lunghe anche davanti ai nuovi uffici aperti per fronteggiare l’emergenza.
Come sempre, chi ci rimette è il cittadino. Sebbene, come ricorda l’assessore comunale alle Finanze Massimo Filippello, dovevano essere i cittadini a comunicare ogni minimo dettagli sugli immobili posseduti, per poter pagare l’esatto importo dovuto per la Tares, il nuovo tributo che sostituisce la Tarsu.
Come sempre, chi ci rimette è il cittadino. Sebbene, come ricorda l’assessore comunale alle Finanze Massimo Filippello, dovevano essere i cittadini a comunicare ogni minimo dettagli sugli immobili posseduti, per poter pagare l’esatto importo dovuto per la Tares, il nuovo tributo che sostituisce la Tarsu.
E’, dunque, la transizione ad aver generato- si giustificano da Palazzo di Città – le cartelle pazze: centinaia quelle con cifre sballate e maggiorate recapitate in questi giorni ai pescaresi, che si sono ritrovati a dover pagare centinaia di euro per un appartamento sfitto o un garage considerato come residenza di quattro persone.
La conseguenza, tremenda, è stata l’invasione dell’ufficio Tributi da parte di una massa infuriata di persone. Per mettere riparo, da lunedì, sono stati aperti altri sportelli tra via Calabria e via Venezia, e i contribuenti sono stati invitati a servirsi anche dei nuovi front office all’interno dell’Ufficio Relazioni con il pubblico.
In un primo momento era stata massiccia la ressa: lunghe code nei pressi di piazza Italia già dalle primissime ore del mattino, per poter presentare le istanze di modifica dei modelli F24. Tantissime le persone in strada a causa della ridotta capienza degli uffici.
“Stanno finalmente diminuendo le istanze dei cittadini dinanzi agli sportelli”, riferisce, aggiornando sulla situazione, l’assessore Filippello, “mentre aumentano le mail indirizzate all’Ufficio Tributi: ben 700 quelle ricevute dall’Ufficio dal 28 gennaio, una media di circa 100 mail al giorno. Segno che finalmente il contribuente ha compreso che per correggere il proprio modello F24 non occorre venire a fare la fila fuori dallo sportello, ma è possibile inoltrare una semplice comunicazione all’indirizzo istituzionale tares@comune.pescara.it”. Si attende, ora, di tracciare un bilancio più ponderato e per decidere se sia o meno necessario aprire dei front office distaccati presso le tre Circoscrizioni.
Gli orari di apertura degli Sportelli presso l’Urp sono dalle 8.30 alle 11.30 tutti i giorni, e, il martedì e il giovedì anche dalle 15.30 alle 16.30. Presso l’Urp si possono presentare delle istanze in carta semplice con la richiesta di rettifica della propria posizione se vi fossero degli errori rilevanti. Se si dovesse rilevare una non aderenza alla realtà, i contribuenti potranno comunicare evitando di recarsi personalmente in Ufficio inviando un fax al numero 085/4283663 o una mail all’indirizzo tares@comune.pescara.it e gli uffici rispediranno automaticamente a domicilio il provvedimento ricalcolato. Anche in questo caso la scadenza del pagamento sarà rideterminata in base al provvedimento, ossia il cittadino avrà comunque 15 giorni di tempo dal ricevimento della cartella per pagare senza sanzioni né interessi.