Pianella, i cacciatori sparano vicino alle case: ‘Divieto ignorato e residenti intimiditi’

cacciatoriPianella. Doppiette e cacciatori a pochi passi dal centro abitato, l’ordinanza vieta la caccia ma si continua a sparare. Il Wwf si appella alle autorità: “I residenti minacciati e danneggiati”.

Riporta la data del 2011 l’ordinanza del Comune di Pianella che sancisce “il divieto di caccia a tutela della pubblica incolumità, della quiete e dell’ordine pubblico” in contrada Collalto. Questa sostituisce una precedente emessa nel 2008 e fa seguito alle svariate denunce dei residenti inoltrate in questi ultimi anni alle autorità competenti, a causa dei continui spari dei cacciatori che in svariate occasioni hanno colpito anche le abitazioni. Oltre ai danni, però, i cittadini denunciano anche provocazioni, minacce e intimidazioni rivolte dai cacciatori, e lamentano di aver dovuto sborsare di tasca propria i soldi per una perizia tecnica che evidenzia come l’area sia comunque già di fatto vietata all’esercizio venatorio in quanto mancano le distanze minime di sicurezza da fabbricati e abitazioni per poterla esercitare.

“La cosa incredibile è che con l’ordinanza di divieto i residenti non hanno risolto i loro problemi! Anzi”, si legge in una nota di Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Abruzzo, “gli spari contro le abitazioni, le minacce e i danneggiamenti sono aumentati, come se alcuni cacciatori volessero dimostrare che nessuna autorità vuole o può intervenire per far rispettare il divieto”.

“I residenti di Collalto”, prosegue l’ambientalista, “hanno chiesto più volte alle autorità di intervenire per reprime le attività venatorie illecite ma finora nessuno è stato in grado di sanzionare i trasgressori. Sono addirittura i residenti stessi”, spiega ancora Di Tizio, “che devono farsi carico di apporre i paletti e le tabelle che indicano il divieto di caccia. Paletti e tabelle che puntualmente, con la riapertura della stagione venatoria, vengono impallinati o buttati a terra”. Ancora una volta, dunque, il Wwf chiede “a tutte le autorità preposte, a cominciare da sindaco, polizia municipale e provinciale, carabinieri e corpo forestale dello Stato di agire in modo da ripristinare la legalità e garantire la sicurezza dei cittadini di contrada Collalto”.

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