È questa la denuncia del consigliere provinciale Camillo Sborgia, presidente della commissione Vigilanza della Provincia, che interviene sulla questione con una mozione presentata al presidente del Consiglio Giorgio De Luca, da discutere e votare in aula.
Il provvedimento è finalizzato a chiedere al commissario alla Sanità Gianni Chiodi e al sub commissario Giuseppe Zuccatelli che “la riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale non vegna attuata”.
La riorganizzazione dispone, complessivamente, la chiusura di 20 sedi in tutta la regione. Sborgia non condivide questo piano considerato che i conti della sanità sono stati risanati, in Abruzzo, per cui non si può parlare di motivazioni economiche, né si può tirare in ballo il criterio del rapporto numerico con la popolazione. Si dovrebbero invece introdurre, propone il consigliere provinciale, criteri specifici per le aree interne, che hanno caratteristiche geografiche, altimetriche, di viabilità e meteorologiche particolari, e si dovrebbero tenere presenti anche i tempi di intervento
necessari nelle diverse zone del territorio, ricordando che vanno garantiti i livelli essenziali di assistenza e la qualità del servizio e senza dimenticare, poi, il necessario mantenimento dei livelli occupazionali. Per quanto riguarda l’area pescarese Sborgia commenta che “ci sarebbero notevoli disagi per i cittadini, in particolare nei periodi più freddi dell’anno. Non si può pensare, dice, di gestire in maniera efficace ed efficiente un territorio così ampio tagliando postazioni e servizi in un settore fondamentale come quello che riguarda la salute”.