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Pescara, dopo gli annegamenti demolita la stalla abusiva. Animalisti in piazza per un nuovo canile

Pescara. I due cavalli travolti e uccisi dalla piena del fiume hanno fatto traboccare anche il vaso della sopportazione: demolita oggi la stalla abusiva installata nell’ex canile di via Raiale.

Da troppo tempo era diventato uno spettacolo indecente, oltre che una condizione invivibile per i cavalli che erano (de)tenuti nella stalla abusiva costruita nei locali dell’ex canile di via Raiale, abbandonato dal Comune dopo la piena straordinaria del 1992 che sommerse e distrusse la struttura in muratura, poi trasferita più a distanza dall’argine del fiume. Già in primavera, dopo mesi e mesi in cui gli abusivi avevano costruito un maneggio improvvisato, facendo pascolare cavalli e pony (fino a 7) sulla fatiscente pista ciclabile, l’amministrazione comunale aveva disposto lo sgombero e la demolizione, ma dove non è riuscita la burocrazia è arrivata, purtroppo, la natura.

L’esondazione del 2 dicembre scorso ha completamente travolto la stalla dove, crudelmente, 3 cavalli erano stati abbandonati: 1 solo è stato salvato dai volontari della Lega del Cane, mossi a compassione mentre salvavano dall’attuale canile cani e gatti minacciati dall’allagamento. Due poveri equini sono stati travolti dall’acqua del Pescara che già normalmente scorre a pochi metri: chi vigilava più a valle li ha visti nuotare disperatamente, ma la mattina del 3 dicembre le due carcasse sono state ritrovate spiaggiate sotto la Madonnina del porto, con le capezze ancora al collo e le zampe avvolte tra le briglie che li tenevano legati in quella stalla-lager.

Non ha potuto più aspettare l’iter burocratico il sindaco Mascia: sottoscritta l’ordinanza redatta dal Centro Operativo Comunale, questa mattina è partita la demolizione coatta. Stamane in via Raiale è arrivata una ruspa che, sotto lo sguardo della Polizia municipale, con pochi colpi secchi ha raso al suolo la struttura. All’interno nessun animale, ovviamente, solo piada e alcune biciclette, evidentemente in uso ai custodi, completamente ricoperte da fango e detriti. Rimossa anche tutta la copertura del manufatto, realizzata con lastre di amianto ondulato, che ora verrà adeguatamente smaltito.

L’occasione è stata utile anche per accertare la completa devastazione della pista ciclabile, da sempre incompleta, divenuta un cimitero per le roulotte trascinate dalla forza del fiume.

ANIMALISTI IN PIAZZA PER UN NUOVO CANILE

Completamente sommersi anche gli stalli del canile attualmente in funzione, spazzata via gran parte delle recinzioni e resa una palude tutta l’area che ospita cani e gatti. Ma i volontari della Lega del Cane che gestiscono il ricovero per animali, come fanno già da tempo, tornano a denunciare le condizioni disastrate e pericolose in cui versa da anni a causa della vicinanza estrema con l’argine. Per tornare a chiedere al Comune un impegno concreto rispetto alla realizzazione di un nuovo canile che potesse offrire una vita dignitosa agli animali e condizioni di operatività accettabili, è stato indetto per domani alle 10:30 un sit-in piazza Italia, davanti al municipio, per ottenere risposte dal sindaco: “La Lega Nazionale per la Difesa del Cane”, si legge in una nota, “ricorda che in base alla Legge 281/91 i cani presenti sul territorio e ospiti dei canili comunali sono di proprietà del Primo Cittadino il quale dovrebbe anche tutelare il loro benessere”.

 

Daniele Galli