Pescara, protestano gli studenti del Marconi: infiltrazioni d’acqua e termosifoni spenti

marconiPescara. Ancora sul piede di guerra gli studenti delle scuole superiori. Stamani manifestazione del Marconi: i ragazzi al freddo per mezza giornata. La Provincia scarica il barile alla ditta incaricata.

Archiviata la protesta degli studenti del liceo artistico Misticoni-Bellisario, stavolta al cospetto dell’assessore provinciale all’Edilizia scolastica si sono presentati quelli dell’istituto Marconi di Porta Nuova. Una manifestazione, conclusa con la visita di una delegazione degli studenti all’assessore Fabrizio Rapposelli, ha portato in piazza i problemi di riscaldamento della struttura che ospita il liceo linguistico, lo scientifico-tecnologico e le ex-magistrali di via Marino da Caramanico.

“I ragazzi – riferisce Rapposelli – hanno lamentato il fatto che il riscaldamento funzioni fino alle 11, causando disagi legati alle basse temperature interne all’edificio. Ho chiarito loro che la Provincia dal 2012 ha conferito, tramite appalto, la gestione dell’impianto di riscaldamento e della sua manutenzione alla Modus fm, società della Consip, firmando un accordo che prevede l’accensione delle caldaie alle 7 e lo spegnimento alle 13.  Chiederò quindi alla ditta di rispettare l’accordo sugli orari di accensione dell’impianto di riscaldamento”.

La delegazione del Marconi ha inoltre lamentato problemi legati ad una finestra traballante, “che sarà subito ripristinata”, ha assicurato Rapposelli e sulle infiltrazioni.

“In merito alle infiltrazioni – ha spiegato l’assessore – si tratta di un problema legato ai giunti di collegamento di un edificio con un altro edificio e con gli assestamenti dei fabbricati purtroppo, si creano queste perdite.

I nostri tecnici hanno effettuato anche oggi sopralluoghi e contattata la ditta per risolvere il problema. Certo è che se non ci fosse stato il nubifragio dei giorni scorsi, di quella violenza, queste infiltrazioni non si sarebbero verificate. Ma la Provincia si è attivata per risolvere questi disagi nei plessi scolastici di proprietà”.

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