Pescara prova a rialzarsi: dopo l’esondazione è allarme smottamenti VIDEO

allagamenti_barcaPescara. Il giorno dopo l’esondazione del fiume, passa la paura ma sale la disperazione. Sono tantissimi i pescaresi che oggi sono impegnati a contare i danni e, dopo aver passato un giorno e due notti a cercare di tenere l’acqua lontana, a spalare via il fango e i detriti portati negli androni e negli scantinati dai torrenti sputati fuori dai tombini e dai fiumi che scorrevano per le strade.

Pescara prova a rialzarsi: i negozianti gettano via la merce danneggiata, i cittadini “allagati” spalano via la melma dalle abitazioni e chi, fortunatamente, se l’è cavata si ammassa sui ponti del centro a guardare quel fiume che, seppur sceso di livello, non ha ancora perso vigore e tono minaccioso. Dall’asta fluviale viene giù di tutto: tronchi e tavolozze perlopiù, ma per le radio delle forze dell’ordine ieri è passata anche la segnalazione di un cavallo che lottava per rimanere a galla trascinato dalla corrente.  La situazione peggiore è sicuramente quella che si registra sulle golene, soprattutto su quella nord. Sotto il palazzo della questura, arenata sull’asfalto ricoperto di limo, e che ieri sera era sommerso dalla piena del Pescara straripato, c’è una barca: a più di 5 metri dall’acqua. Se nel porto canale i pescherecci hanno ben retto all’ondata straordinaria, molte imbarcazioni da diporto ormeggiate più a monte sono affondate, altre rimangono semisommerse, altre ancora sono state danneggiate o devono essere rimesse in acqua dopo essere state tirate fuori dall’esondazione.

Ancora chiusi gli ingressi al lungofiume, oltre che per precauzione, per permettere ai vigili del fuoco di operare lungo gli argini. I danni più rilevanti sono quelli riportati dal circolo nautico L’ancora, sempre sulla golena nord: completamente spazzato via l’intera chiatta che ospitava il piccolo locale che ospitava il bar e gli uffici del gestore dell’alaggio. Il lungo tronco intero di un albero si è conficcato sotto la zattera e, tirato dall’acqua, l’ha sradicata completamente trascinando anche i tiranti dei pali che tenevano le barche ormeggiate. Molte, infatti, quelle che sono finite alla deriva. Alla gru dei pompieri è toccato oggi pomeriggio, sotto gli occhi di decine di curiosi, tirare a secco la piattaforma con il tronco ancora incastrato.

CESSATO ALLARME PER GLI EVACUATI

Potranno tornare in casa in serata i residenti di via Aterno, via Raiale e possono riaprire le aziende situate nei pressi del fiume Pescara. Cessato allarme, per ora, per i residenti del Villaggio Alcyone, che potranno trascorrere la notte nelle proprie abitazioni. Resta invece l’allarme rosso per le famiglie residenti lungo la strada provinciale Colle Breccia, sgomberate ieri sera, e anche le 12 famiglie residenti della palazzina Ater di via Caduti per Servizio, al civico numero 48, dove in mattinata l’Ater ha provveduto alla demolizione del muro di contenimento divelto ieri dalla pressione dell’acqua, ma prima di consentire il rientro in casa dei cittadini, andrà effettuata la messa in sicurezza della collina, con la debita recinzione, operazione che il Comune sta già effettuando da questa sera, e continuerà anche per tutta la notte. Sono questi gli ultimi aggiornamenti emersi dal secondo briefing serale del Nucleo della Protezione civile tenuto in Comune.

Uomini a mezzi a servizio del Centro operativo comunale continuano a lavorare su tutta la città: una squadra sta operando con un’idrovora in tutta la zona dello Stadio, per aspirare l’acqua in eccesso in via Jasonni, via della Bonifica-via Pantini, e ovunque ne sia stata segnalata la necessità.

ALLERTA SMOTTAMENTI

Sempre nel pomeriggio la Direzione regionale della Protezione civile ha emanato un dispaccio che prevede per le prossimo 12-18 ore ancora “condizioni di criticità moderata con rischio idraulico diffuso con possibili allagamenti, innalzamenti dei livelli idrici, piene fluviali ed estesi fenomeni di erosione, con probabile innesco di frane e smottamenti”. In altre parole ora non preoccupano le piogge, ma gli smottamenti: “Per tale ragione”, spiega l’assessore alla Protezione civile Fiorilli, “ abbiamo anche deciso di non riaprire il canile di via Raiale, e i cani, per ora, resteranno affidati ai volontari della Lega che hanno trovato loro una sistemazione giudicata idonea”.

CEDE L’ASFALTO SULLA TIBURTINA: 14 LE FRANE IN CITTA’

Due da questa mattina, probabilmente quattro da domani le ditte al lavoro per ripristinare i manti d’asfalto dissestati dalla pioggia, Ancora oggi alcune strade restano chiuse al traffico, come un ampio tratto della via Tiburtina, dall’incrocio con via Lago di Campotosto in direzione ovest, per l’asfalto ceduto sotto la pressione dell’acqua, determinando anche molti disagi sulla viabilità. Sono invece aperte, ma di fatto disseminate di buche e fossi altre strade, come via Salara Vecchia, via Fortore. Ancora più preoccupante la situazione delle frane: almeno 14 quelle monitorate, tra strada provinciale Colle Breccia, strada Catani, strada del Palazzo, via Valle Fuzzina-strada vicinale Mambella, dove ci sono 20 famiglie in difficoltà per una strada tagliata in due, strade che sono ugualmente chiuse al traffico per ragioni di sicurezza e dove da oggi pomeriggio tre geologi del Comune stanno effettuando verifiche e rilievi per individuare subito gli interventi di messa in sicurezza da realizzare e autorizzare o meno la loro riapertura al traffico.

SCUOLE E PARCHI ANCORA CHIUSI

Anche nella giornata di domani le scuole di ogni ordine e grado di Pescara chiuse per gli studenti, mentre gli operatori scolastici, dunque amministrativi, dirigenti e unità operative, riprenderanno servizio per cominciare a preparare gli Istituti in vista del rientro dei ragazzi previsto per giovedì 5 dicembre. Misura necessaria per una riaccensione tempestiva degli impianti di riscaldamento dopo quattro giorni di spegnimento, ma anche per dare per effettuare domani un controllo a tappeto al fine di garantire la piena fruibilità degli Istituti. E restano chiusi ancora domani anche tutti i parchi cittadini per dare al terreno il tempo necessario per riassorbire l’acqua non ancora drenata, che potrebbe provocare la caduta per sradicamento degli alberi. Probabile la riapertura per giovedì 5, ad eccezione della Riserva naturale dannunziana e della Riserva di Santa Filomena dove occorrerà attendere almeno il fine settimana.

 

RIPRISTINATA LA STRADA PER ROCCAMORICE

In giornata la Provincia di Pescara ha provveduto a riaprire al traffico la strada sp 64 per Roccamorice, interrottà da una frana in prossimità dell’abitato. Transitabili anche il ponte delle Fascine a Cepagatti, la Sp 57 all’altezza del ponte sul fiume Pescara tra Alanno e Manoppello Scalo, la variante di Torre de’ Passeri, compreso il ponte. Riaprirà entro domani invece la Sr 17 a Popoli, ripristinata in concerto con la Provincia dell’Aquila. .Rimane riservato ai soli residenti il transito sulla Sp Penne-Villa Degna, mentre la Sp 34 San Vincenzo di Vicoli è chiusa al traffico.

Per la bretella di Cepagatti – Sambuceto che collega la 602 con il raccordo autostradale di Chieti, considerata la portata della esondazione, che in questo punto ha raggiunto il suo livello massimo e più preoccupante, si è ritenuto indispensabile eseguire una serie di verifiche precauzionali di rito. “Va specificato, però”, riporta una nota dell’ente provinciale “che non risulta alcun cedimento strutturale né del ponte né del corpo stradale. Non appena la situazione idraulica”, si legge, “tornerà alla normalità si provvederà alla riapertura dell’importante arteria stradale, prevista in linea di massima tra domani e giovedì”.

SPOLTORE: EVACUAZIONI REVOCATE

L’Amministrazione comunale di Spoltore ha provveduto a far rimuovere il fango in Via Arno e in Via Mincio, a Santaspoltoreviaarno Teresa, dove ieri è stata ordinata l’evacuazione a causa dell’innalzamento delle acque del fiume. Il sindaco Luciano Di Lorito ha revocato l’ordinanza di evacuazione. Le persone possono, quindi, rientrare nelle loro case. In alcune abitazioni permangono alcuni problemi legati all’ elettricità. Ragion per cui vi sono alcuni cittadini che preferiscono restare, per questa notte, nel centro di assistenza allestito dal Comune.

CITTA’ SANT’ANGELO: TORNA LA NORMALITA’

Alle ore 18:00 è stato chiuso il Coc Città Sant’angelo: le attività di ricognizione dei danni conseguenti all’emergenza meteo proseguono in regime di ordinarietà, a cura dell’Ufficio Tecnico Comunale e dopo vari sopralluoghi, che hanno confermato il ritorno della situazione di sicurezza in tutto il territorio comunale, sono state revocate le ordinanze per la chiusura delle strade. “Dopo gli interventi di sistemazione delle strade (con il ripristino dei punti interessati da piccole frane), i controlli agli edifici pubblici e il miglioramento delle condizioni meteo”, afferma il sindaco Florindi, “ non ci sono più zone considerate a rischio. Per questa ragione domani mercoledì le attività scolastiche riprendono regolarmente per gli studenti di ogni ordine e grado”.

QUAGLIARIELLO PORTA L’EMERGENZA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI

“Nel corso della riunione di oggi, il ministro Gaetano Quagliariello ha rappresentato al Consiglio dei ministri la grave situazione determinatasi nel territorio della provincia di Pescara a causa dell’emergenza maltempo”. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa del ministro per le Riforme. “Nel ricordare come si tratti del secondo evento ravvicinato nel tempo dopo quello dei giorni 11, 12 e 13 novembre, il ministro Quagliariello ha condiviso con il Consiglio dei ministri il cordoglio per la donna annegata a Pescara, ha segnalato le gravi conseguenze provocate dal maltempo – dieci milioni di euro di danneggiamenti già quantificati alla rete viaria, circa duemila persone sgomberate ed evacuate, danni ingenti a colture anche pregiate e strategiche per l’economia del territorio – e ha chiesto che sia posta in essere ogni iniziativa utile a far fronte alla situazione. La Presidenza del Consiglio, dal canto suo – conclude il comunicato-, ha assicurato un immediato contatto con la Protezione civile per una ricognizione sulla situazione e per valutare le iniziative da assumere”.

 

Daniele Galli


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