Roselli, Ranghelli, Luigioni e D’Onofrio, sono stati però prosciolti da alcuni reati. Nello specifico D’Onofrio è stato prosciolto dall’associazione per delinquere. Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, tentata concussione, falso ideologico, abuso d’ufficio. Il processo a loro carico prenderà il via 10 aprile. Sono stati invece prosciolti da tutti i reati quattro imputati: Alessio Carletti, costruttore; Claudio Santurbano, ex assessore ai lavori pubblici; Enzo Giansante, responsabile di zona della Maggioli Spa; Mario Angelo D’Eramo, ex responsabile ufficio Autorità di bacino della Regione Abruzzo. Nel mirino del pm Gennaro Varone la redazione del nuovo piano regolatore; l’appalto del servizio di riscossione dei tributi della pubblicità e le sanzioni per le violazioni del codice della strada; l’accordo di programma per l’ampliamento del cimitero; un progetto per la realizzazione di appartamenti nella zona del fiume Pescara . Secondo l’accusa Ranghelli, Roselli, Vernamonte, Partenza, D’Onofrio e Luigioni avevano creato “un vero e proprio organo decisionale, denominato cabina di regia, estraneo agli organi istituzionali preposti all’amministrazione del Comune di Spoltore, che venivano cosi’ esautorati, allo scopo di condizionare le scelte amministrative e politiche di tale ente e di consentire affari e personalismi”.