Pescara. Dopo l’ultimo incidente mortale, la Provincia vuole una maxi rotatoria al bivio per Manoppello sulla Tiburtina. I fondi per il progetto bloccati da un anno al Cipe.
Stamattina il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità la mozione, presenteta dal consigliere Andrea Di Meo, finalizzata alla realizzazione del progetto per al costruzione di una maxi-rotatoria per mettere in sicurezza il bivio per Manoppello sulla Tiburtina
“L’incidente avvenuto qualche settimana fa al bivio che porta a Manoppello, nel quale ha perso la vita un giovane di 36 anni, è, purtroppo, solo l’ultimo di una lunghissima serie di sinistri gravissimi avvenuti in quella zona”, ha ricordato Di Meo, “Una catastrofe annunciata, poiché quell’incrocio, che unisce la Tiburtina e la SR 539, è riconosciuto da tutti come uno dei più pericolosi di tutto il sistema viario del nostro territorio”.
Sia la Tiburtina, infatti, che la 539, sono strade a scorrimento veloce molto trafficate e la situazione punta al peggioramento, con l’apertura della nuova rampa dell’autostrada entro i primi sei mesi del 2014 e la realizzazione del terzo lotto di lavori sulla 539.
Per questo gli amministratori comunali in primis si sono mossi, in un’operazione coscenziosamente bipartisan, presentando al Cipe un progetto che prevede la realizzazione, proprio nei pressi di quel bivio, di una maxi rotatoria, di parcheggi di scambio, del capolinea degli autobus urbani e di due piazzole di sosta per gli autobus della linea Arpa. Il progetto, del valore di un milione di euro, giace però da un anno in un cassetto del Cipe, nonostante solo poco tempo fa l’assessore di Manoppello Ciammaichella abbia reiterato la richiesta di sbloccare i finanziamenti finalizzati alla sicurezza.
“A tal proposito”, conclude Di Meo, “ho presentato una mozione per chiedere alla Provincia di intervenire, congiuntamente con il Comune di Manoppello, presso il Governo nazionale, affinché vengano quanto prima sbloccati quei fondi. Oggi, posso dire con orgoglio, quella mozione è stata approvata all’unanimità”.