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Pescara, nasce il Forum per la finanza pubblica e sociale: presidio alle Poste

Dodici milioni di famiglie affidano i loro risparmi alle Poste, senza sapere che parte di essi è gestito dalla CDP S.p.a., la versione privatizzata della Cassa Depositi e Prestiti, nata nel 1851 come ente pubblico che si occupava esclusivamente di concedere finanziamenti agli enti locali quali Comuni, Province e Regioni, mentre dal 2003 è stato consegnato, nei fatti, nelle mani delle fondazioni bancarie.

Questo è uno dei motivi alla base della recente nascita del Forum per una nuova finanza pubblica e sociale, presente questa mattina davanti alle Poste centrali di via Passolanciano, a Pescara, per far conoscere alla cittadinanza il destino di parte dei loro risparmi postali. L’iniziativa muove i suoi primi passi organizzando questa campagna informativa di massa al fine di avere una forte incidenza sull’opinione pubblica e di far sentire la propria voce ai poteri che gestiscono la CDP S.p.a. . L’approccio positivo e propositivo dei cittadini e delle associazioni che hanno partecipato al movimento a difesa dell’acqua e che ora aderiscono, in parte, al Forum per una finanza pubblica e sociale, nasce dalla vittoriosa campagna referendaria per l’acqua pubblica, esperienza che ha fatto scuola e da cui è nata la consapevolezza, ribadita da Corrado Di Sante, uno dei promotori della campagna, che “i cittadini italiani, se ben informati, riescono a fare le scelte giuste per il loro futuro”. “C’è un ritornello che ripete che i soldi non ci sono” continua Di Sante, “e che i cittadini sono obbligati a fare sacrifici e invece i soldi ci sono, come nel caso della Cassa Depositi Prestiti, vanno a finire nelle mani delle fondazioni bancarie, che decidono della loro destinazione” conclude.

Questa mattina, durante il presidio, i volontari del Forum hanno distribuito un modulo con cui è possibile richiedere a Poste Italiane che il gettito raccolto da Cassa Depositi e Prestiti attraverso il risparmio postale non sia in alcun modo destinato al sostegno di puri interessi finanziari privati, al finanziamento di grandi opere, alla dismissione del patrimonio pubblico e del demanio o alla privatizzazione dei servizi pubblici.

La campagna informativa procederà a tappeto sul territorio, nell’ottica di rendere nuovamente pubblica e socializzata della Cassa depositi e Prestiti e di sottrarre i beni comuni, la ricchezza sociale e il futuro dei cittadini all’avidità dei poteri finanziari.

 

Andrea Di Nisio