Pescara. Il dragaggio per porto dovrebbe concludersi entro due settimane, ma gli operatori commerciali rilanciano l’allarme sull’insufficienza degli scavi nella darsena. Le modifiche suggerite alla Capitaneria senza soldi per l’operatività e scatta l’ennesimo allarme: “Giorni contati per il destino dello scalo”.
Tredici giorni di tempo, soltanto 10 escludendo i week end. Il nuovo ultimatum fissato per il dragaggio sarebbe al 20 novembre. Data riferita dagli operatori commerciali, dopo un incontro avuto con la direzione marittima per ricevere gli aggiornamenti relativi all’incremento degli scavi richiesto un mese fa. Era il 3 ottobre quando il pilota del porto, Leonardo Costagliola, insieme a spedizionieri, agenzie marittime, ormeggiatori, proprietari dei depositi costieri e delle ditte di servizio antincendio e antinquinamento presentarono le cartografie degli scavi finalizzate a riportare il fondale dell’area di evoluzione della darsena alla quota non sufficiente di 3,5 metri. Quel progetto, nonostante portasse il logo del ministero delle infrastrutture, fu dichiarato solo provvisorio, quindi da scartare, dal comandante della Capitaneria Luciano Pozzolano. Con l’aggiunta promessa di recepire le richieste degli imprenditori per far raggiungere le quote di profondità annoverate da chi nel porto ci lavora e manovra.
Dopo un mese, gli operatori commerciali sono stati riconvocati in direzione marittima per essere aggiornati sulla questione; oggi, quindi, è saltato fuori il nuovo ultimatum: “La ditta incaricata (Sidra Ndr.)”, riferisce Gianni Leardi, “ha comunicato che il dragaggio dovrebbe terminare entro il 20 novembre e che i lavori sono stati effettuati in base alla planimetria da noi mostrata il 3 ottobre”. Incassata la ragione, l’imprenditore non può comunque esultare, in quanto l’operatività della darsena commerciale rimane appesa a un filo: “L’unica soluzione per rendere di nuovo operative le banchine commerciali”, prosegue Leardi, “è variare il programma del dragaggio secondo le modifiche che abbiamo concordato con la direzione marittima, evidenziate anche alla Regione, al Provveditorato alle opere pubbliche e all’Arta”. Modifiche ritenute tecnicamente attuabili “Ma”, tuona il rappresentante dei portuali, “da quanto riferitoci dalla direzione marittima, manca la copertura finanziaria per realizzarle”.
Scatta, dunque, il count-down: se le date venissero confermate, una manciata di giorni rimarrebbero per non rendere inefficace un intervento durato circa un anno e costato milioni di euro di fondi pubblici, “evitando”, aggiunge Leardi, che il cantiere del dragaggio chiusa senza aver restituito la minima operatività al porto commerciale”. Alla considerazione, l’imprenditore aggiunge una domanda che, polemicamente, inserisce un’ulteriore soluzione: “Nel 2011 la Regione aveva stanziato fondi Fas per 2 milioni di euro per il dragaggio del porto di Pescara: che fine hanno fatto? Non sarebbe”, conclude Leardi, “il momento giusto per utilizzarli?”
COSTAGLIOLA: SNAV TAGLIA PESCARA
A infrangere definitivamente le speranze di una ripresa del settore turistico pescarese arriva una dichiarazione di Leonardo Costagliola, pilota del porto ed esponente della lista civica La grande Pescara:”Apprendiamo”, riferisce, “che la Snav ha già pubblicato il suo programma estivo per i collegamenti con la Croazia per il 2014 e che, com’era prevedibile, Pescara, dunque l’intera Regione, è rimasta tagliata fuori. Un esito inevitabile, visto che il fondale verrà scavato per soli 5,50 mt e non a 6,50 come più volte promesso e che la banchina di levante resterà a 4,50 mt. A questo punto possiamo tranquillamente affermare che i 20 milioni di euro spesi per il porto di Pescaa negli ultimi tre anni sono stati letteralmente gettati in mare”.
Di contro le rassicurazioni del sindaco Albore Mascia, già nelle scorse settimane in missione a Napoli presso gli uffici della dirigenza Snav per riallacciare la rotta per il traghetto turistico. Da Palazzo di Città assicurano che il primo cittadino tornerà, forse già la prossima settimana, nella città partenopea per aggiornare la Snav sulle condizoni del porto pescarese a dragaggio ultimato e ridefinire la tabella delle tratte della compagnia navale includendo anche quella pescarese.
Daniele Galli