Un tappeto di foto per #iosonocucchi. La sorella di Stefano a Pescara per il Festival letterario

iosonocucchiPescara. La controversa vicenda di Stefano Cucchi diventa focus della provocatoria iniziativa del Festival delle Letterature. Un tappeto fotografico ricoprirà piazza Salotto, la sorella del giovane morto dopo l’arresto ospite della kermesse pescarese.

Una vicenda che ha diviso l’Italia, quella di Stefano Cucchi, giovane romano deceduto il 22 ottobre 2009 dopo una settimana dall’arresto per detenzione di stupefacenti. Sulla salma furono ritrovati evidenti segni di pestaggio, per la Corte d’Assise è moto per malnutrizione. “La sentenza, però, riporta che forse potrebbe essere stato picchiato immediatamente dopo l’arresto. Forse meglio non vedere, meglio non sentire?”. Questa la domanda che si pongono gli organizzatori dell’iniziativa inserita nel programma del Festival delle letterature dell’Adriatico, ideata dal graphic designer Luca Di Francescantonio e dalla community di Igersabruzzo.it

 “Una giustizia che non sente e che non vede è una giustizia senza voce”. Il tema, incentrato sul mistero giudiziario, assume le sembianze ‘social’ e prende il nome di #iosonocucchi per lanciare a tutto il Paese l’invito a partecipare. L’hashtag è quello da usare per inviare, su Instagram, Twitter o Facebook, l’immagine della propria faccia con occhi, bocca e orecchie bendati, tappati, imbavagliati, censurati. Tutti gli scatti inviati entro il 27 ottobre andranno a far parte di un tappeto fotografico di 100 metri quadrati che dall’8 al 10 novembre verrà steso sul selciato di piazza Salotto, cuore pulsante del centro di Pescara. Saranno quelli i giorni in cui sarà di scena l’undicesima edizione del Festival delle letterature dell’Adriatico e sabato 9 Ilaria Chucchi, sorella di Stefano, sarà ospite della manifestazione culturale.

Fin da subito, però, sulla pagina www.iosonocucchi.it il tappeto fotografico sarà esposto virtualmente e si potranno visualizzare tutte le foto inviate e leggere riflessioni e commenti aggiunti dai partecipanti. La riflessione sul caso, infatti, è l’obiettivo finale a cui mira l’iniziativa.

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