Pescara, i sindacati a confronto con la Provincia per fronteggiare la crisi

valpescara_sindacati_provinciaPescara. Provincia e sindacati attorno allo stesso tavolo, questa mattina, per discutere della crisi occupazionale che si registra anche sul territorio pescarese ed esaminare gli strumenti attuati e da attuare per fronteggiarla.

Alla riunione hanno preso parte il presidente della Provincia Guerino Testa con gli assessori Antonio Martorella e Angelo D’Ottavio, il dirigente del settore Lavoro Tommaso Di Rino, i segretari di Cigl, Cisl e Uil, Emilia Di Nicola, Luca Piersante e Umberto Coccia, e Massimo Di Giovanni della Fillea Cgil. Testa ha spiegato di voler “portare avanti un dialogo con la Regione Abruzzo per quanto riguarda la programmazione, sia quella in corso sia quella relativa al periodo 2014/2020” ma anche di voler “coinvolgere il Governo centrale, come è già accaduto per alcune vertenze”, senza dimenticare che la Provincia si è attivata con diverse iniziative, per quanto di sua competenza, in favore del mondo del lavoro. L’assessore Angelo D’Ottavio ha parlato dei “primi risultati” che si stanno registrando in merito al Piano di rilancio delle aree di crisi grazie alle azioni a cui “si sta dando attuazione” mentre l’assessore Martorella ha illustrato le varie azioni promosse per favorire occupazione e occupabilità nonché le vertenze finite sul tavolo della Provincia (nel 2012 sono state 32 e si sono chiuse tutte con un accordo). Ha anche spiegato nel dettaglio, con il dirigente Di Rino, i contenuti del progetto Linfa, finalizzato a ricollocare i lavoratori coinvolti in crisi aziendale, dopo una fase di orientamento e formazione. Il progetto, che nasce a livello sperimentale, vede a fianco della Provincia le Agenzie private per il lavoro e le Agenzie formative accreditate, e prenderà concretamente il via nei prossimi giorni con i prima 40 lavoratori per poi proseguire fino alla fine di marzo (il plafond è di oltre 500 mila euro e potrebbe coinvolgere fino a trecento persone). “Con gli strumenti a nostra disposizione – ha detto Martorella – abbiamo cercato da subito di rispondere alla crisi” e oggi sono arrivati i primi apprezzamenti dai tre segretari per ciò che riguarda Linfa, sia perché si tratta di una iniziative innovativa sia perché rimette in primo piano le politiche attive del lavoro.

Dal canto loro i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, che hanno ricordato le manifestazioni in programma domani e dopodomani a Pescara, hanno avanzato la richiesta di “fare sistema” per affrontare la crisi. “Solo se facciamo sistema – ha detto Di Nicola – riusciamo a cambiare le situazioni. Bisogna entrare nel merito dei problemi della nostra provincia, e l’incontro di oggi deve essere il primo di un serie, si deve creare una cabina di regia”. “Abbiamo bisogno di lavoro, abbiamo bisogno che le aziende non vadano via da questo territorio, come purtroppo è avvenuto – ha aggiunto Piersante. I pescaresi aspettano concretezza e abbiamo visto nella Provincia un valido alleato che ci possa fare da sponda”. Coccia ha sollecitato in modo particolare “un piano di rilancio della Val Pescara” e ha fatto riferimento ad alcuni aspetti su cui puntare, tra cui la semplificazione e la banda larga, e ha anche posto il problema di Bussi, dove “la bonifica deve essere finalizzata alla reindustrializzazione”. Il tavolo di oggi tornerà a riunirsi la prossima settimana proprio per discutere di Bussi, incontrando il sindaco Lagatta, e poi all’inizio di novembre per portare avanti il discorso avviato stamani.

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULLA VAL PESCARA

Nel contempo, il deputato Sel Gianni Melilla ha inviato un’interrogazione a risposta scritta ai ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro circa la crisi dell Val Pescara, “sede per più di un secolo di importanti insediamenti industriali”,  si legge nel testo, “che versa in una grave crisi con la chiusura di varie fabbriche e la perdita di centinaia di posti di lavoro”, “Il processo di deindustrializzazione”, sostiene l’onorevole abruzzese “a partire dallo storico polo chimico di Bussi si è esteso a tante altre realtà produttive dell’intera provincia di Pescara quali Italcementi, Sacci, Faricerca, Somi, Aurum, Italcables, Dayco, Telecom. Matex,Telecomn, Oma, Sicabeton, Icie, aziende abbigliamento”. “Dato che le organizzazioni sindacali hanno aperto vari tavoli di confronto con le aziende interessate e a livello istituzionale, con la Regione e con il Ministero dello Sviluppo Economico anche in relazione ad accordi sottoscritti precedentemente e disattesi a seguito della crisi industriale”, Melilla chiede ai due ministri, “se non ritengano di assumere una iniziativa di confronto con le parti sociali e le istituzioni abruzzesi per fronteggiare la crisi industriale della provincia di Pescara con proposte specifiche di sviluppo locale al fine di creare nuova occupazione”.

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