Città Sant’Angelo. Tagliare le spese anziché aumentare le tasse: tra diminuzioni di trasferimenti e tasse da versare, il bilancio dell’ente non muta.
Il Comune di Città Sant’Angelo lascia invariato il livello di tassazione rispetto all’esercizio 2012. Lo ha spiegato l’assessore al bilancio Peppino Luciani nel fare il punto sui tagli e le nuove tassazioni volute dal governo centrale. “Il nuovo tributo imposto dallo Stato” spiega “chiamato “Maggiorazione Tares a copertura costi dei servizi indivisibili” di 30 centesimi a mq., il cui gettito nel nostro Comune è stimato in 372mila euro, non comporterà alcun beneficio per il bilancio dell’Ente. Sarà infatti compensato da una corrispondente riduzione dei trasferimenti diretti da parte dell’erario. Ancora una volta i comuni devono metterci la faccia eseguendo prelievi sui propri amministrati, non per migliorare le offerte dei servizi,ma per rimpinguare le casse dello Stato.” Ci sono tagli anche ai trasferimenti dalla Regione: “i contributi regionali per i servizi sociali sono diminuiti di circa 80mila euro rispetto all’anno precedente”. Nel bilancio di previsione 2013, approvato a luglio, si è deciso dunque di “ridurre in modo selettivo la spesa corrente”, attraverso “la razionalizzazione ed il contenimento delle spese di funzionamento”. Sono state così preservate, chiarisce Luciani, le risorse destinate alle funzioni fondamentali quali i servizi sociali, l’istruzione pubblica, la cultura, il turismo, la tutela del territorio. Le principali aree di intervento e sulle quali si prevedono risparmi riguardano la spesa del personale, la spesa per rate dei mutui a seguito della riduzione dell’indebitamento, la spesa per utenze telefoniche, le spese energetiche, le spese postali e le altre spese di funzionamento degli uffici. Le spese per congressi e convegni, onoranze e gemellaggi e di rappresentanza sono state contenute molto al di sotto del limite del 20% rispetto alla spesa del 2009. Nel 2013 l’importo complessivo è stato contenuto a 6mila euro, che corrisponde ad appena il 3% del 2009. “Tale processo”, conlcude Luciani, “avviato già dallo scorso esercizio, dispiegherà ancor di più i suoi effetti positivi nei prossimi anni, e consentirà di reperire le risorse necessarie per gli investimenti programmati”.