Stipendio tagliato di 300 euro: i dipendenti Inps protestano a Pescara

inps_protestaPescara. Manifestazione regionale di protesta dei dipendenti Inps contro i tagli sullo stipendio. Decurtati 300 euro al mese in busta paga: “Non siamo il bancomat del governo” è il grido lanciato davanti alla Prefettura.

Da tutto l’Abruzzo a piazza Italia, per urlare davanti alla Prefettura pescarese la protesta dei 200 dipendenti dell’Inps. La manifestazione promossa da Cgil Funzione pubblica, Cisl Fp, Uilpa e Fialp Cisl è stata indetta questa mattina “per fermare l’attacco contro le lavoratrici e i lavoratori”, hanno detto gli impiegati dell’istituto di previdenza. Tutto nasce dal fatto che “la Ragioneria generale dello Stato ha bocciato il piano di riduzione della spesa presentato dall’Inps e adesso si pensa di ridurre le retribuzioni dei lavoratori”, con decurtazione di 300 euro mensili per ogni dipendente, per un totale di 93 milioni. “Invece di rilanciare l’Istituto con un adeguato piano di riorganizzazione per migliorare i servizi e qualificare il lavoro”, contestano i sindacati, “non si trova di meglio che tagliare il personale e mettere le mani nelle tasche dei lavoratori, peraltro senza contratto da quattro anni. L’Inps non può essere utilizzato come un bancomat da cui ogni governo preleva a piacimento, senza curarsi del ruolo svolto dall’Inps in un momento così’ difficile”. La richiesta è che “ci si misuri su un piano occupazione, sul miglioramento della gestione del patrimonio e sull’ammodernamento di procedure e servizi, senza pensare alla scorciatoia del taglio dei salari”. Per l’Unione sindacale di base la protesta di oggi “è necessaria perché è in atto un vero e proprio tentativo di messa in liquidazione dell’Inps, considerato che molti servizi non vengono più erogati dall’Inps e i risparmi a cui l’Inps è stata già costretta sono pari al 50 per cento delle spesi di funzionamento”.

“Noi chiediamo”, ha spiegato Vincenzo Traniello di Cisl Funzione pubblica, “il ripristino dei 93 milioni,  perché non è più possibile continuare a mettere le mani in tasca ai lavoratori”. Una delegazione sindacale è stata convocata in Prefettura per un incontro.

Impostazioni privacy