Pescara. E’ Paolo Piccinelli a sostutuire il colonnello Galanzi a capo del comando provinciale dei carabinieri: giornalista e figlio di una vittima delle Brigate Rosse. Di Dalmazi al Nor, Di Cristofaro a Popoli, Petruzzella a Montesilvano.
Cambio ai vertici di tutti i comandi dei carabinieri del pescarese, a cominciare dal comando provinciale che passa dalle mani del colonnello Marcello Galanzi a quelle di Paolo Piccinelli. Galanzi, dopo tre anni alla guida dell’Arma dell’intera provincia, è stato promosso a capo di Stato maggiore al Comando della Legione Abruzzo di Chieti. Il suo posto nel capoluogo adriatico viene ora preso dal colonnello Paolo Piccinelli, 44enne proveniente da Palermo, dove per un triennio ha comandato il Reparto operativo, mentre prima ha ricoperto incarichi a Moncalieri, Perugia, Milano, Sant’Agata Militello, Siracusa, e anche a Sarajevo, in Bosnia. Nato a Roma, 44 anni fa, Piccinelli è giornalista pubblicista e figlio del giornalista e scrittore Franco Piccinelli, vittima di un attentato delle Br a Torino nel 1979 in cui rimase gravemente ferito alle gambe. In città già da dieci giorni con la famiglia, questa mattina il colonnello si è presentato alla stampa, descrivendo Pescara come “una realtà abbastanza tranquilla, anche se non mancano delle effervescenze, e non ho riscontrato particolari criticità ma tanti elementi su cui lavorare”. Non intende, comunque, abbassare la guardia: “Anche dove ci sono delle oasi felici”, ha aggiunto il nuovo comandante, “si verificano dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, quindi si devono tenere gli occhi aperti per evitare l’infiltrazione o debellarla con tutti i mezzi a disposizione”.
Dopo aver eseguito, in Sicilia, confische di palazzi, alloggi, terreni e anche una clinica, poi destinati ad ospitare attività di pubblica pubblica utilità, ora si dice deciso anche in Abruzzo ad “attaccare le risorse economiche della criminalità comune e organizzata: è fondamentale”, ha concluso, “specie ora, in un momento di crisi anche per chi delinque”. Peraltro, Piccinelli è stato operativo per 21 giorni a L’Aquila, per 21 giorni dopo il terremoto, al comando generale dei carabinieri dove ha gestito i rapporti con la stampa.
Cambio anche al comando del Nucleo Opeativo Radiomobile, dove il tenente Antonio Di Dalmazi si avvicenda al parigrado di Salvatore Invidia. Di Dalmazi è di Chieti per cui ha affermato di sentire Pescara “una città molto mia”. Arruolato nel 2004 e dopo due anni alla scuola marescialli è stato fino al 2008 al terzo battaglione Lombardia per poi spostarsi a Gonzaga (Mantova) dove e’ stato fino al 2012 vice comandante di stazione. A potenziamento del Nor di Montesilvano, invece, è giunto al comando il sottotenente il pugliese 36enne Christian Cosma Damiano Petruzzella(foto a destra), fresco dalla scuola Ufficiali di Roma e laureato in Gestione e valutazione delle risorse umane. Al comando della Compagnia di Popoli è giunto, invece, il capitano Antonio Di Cristofaro (foto in basso), originario di Pratola Peligna, in carriera operativo sia sulle scene dei sisma aquilano ed emiliano che nella missione Nato-Kfor di Pristina.