Pescara: 700mila euro per ristrutturare la piscina provinciale. Spogliatoi nuovi già in rovina VIDEO e FOTO

piscinaprovincialespogliatoiPescara. Un impianto termico fotovoltaico sulla piscina provinciale chiusa dal 2012: per riaprire la struttura di via Einaudi occorrono lavori per 700mila euro e un cantiere dal tempo indefinito. Intanto gli spogliatoi nuovi rimangono un’incompiuta andata in malora.

La battaglia tra l’associazione sportiva Orione e la Provincia di Pescara è cominciata a novembre scorso: la prima ritenuta gestrice morosa fu costretta a chiudere la piscina di via Einaudi. A rimetterci furono, in primis, i disabili appartenenti al gruppo presieduti da Matteo Iacono, gli studenti dell’adiacente istituto Volta e le centinaia di utenti dei quartieri, San Donato e Rancitelli che frequentavano la piscina a prezzi più che calmierati. Iacono si barricò nell’impianto, Natale, Capodanno e Pasqua incluse, per protesta conto uno sfratto ritenuto ingiusto. L’intervento della polizia del 7 maggio scorso ha messo il punto finale: Iacono e l’Orione sono state cacciati via (GUARDA IL VIDEO), e sullo strascico dei ricorsi al Tar è dilagato l’abbandono attorno alla vasca e al cortile che incrocia via Einaudi con via Volta.

Passata l’estate, oggi la Provincia tuona con un annuncio roboante che, però, disincanta chi sperava di poter tornare a nuotare alla “Provinciale” con l’inizio di una nuova stagione, seppur dovendo rinunciare a malincuore alla gestione “amicale” dell’Orione e dei suoi istruttori in carrozzina. Stamattina il presidente Guerino Testa e gli assessori provinciali all’energia e con delega alla Piscina, D’Ottavio e Rapposelli, hanno confermato quanto già anticipato a maggio 2012: Nei prossimi giorni partiranno i lavori per installare un impianto solare termico di produzione di energia da fonti rinnovabili sulla struttura di via Volta che scalderà l’acqua della piscina e la piscina stessa. Una soluzione definita “intelligente” per risparmiare sui costi di gestione della piscina.

Un intervento da 350mila euro, reperiti con fondi comunitari e regionali : “Con i quali potremo realizzare un impianto termico che ci consentirà di abbattere i consumi finora elevatissimi”, ha spiegato Testa. Quegli stessi costi che hanno messo l’Orione in ginocchio. “Grazie a questo nuovo impianto, chi gestirà in futuro la piscina non dovrà più accollarsi l’onere di pagare il gas e il metano per scaldare acqua e ambiente, una delle voci di costo più alte”, ha ribadito D’Ottavio.

I pannelli sul tetto, dunque, scalderanno direttamente l’acqua della vasca dove si nuota. Ma questa necessità di massiccia ristrutturazione: da alcune mattonelle rotte, infatti, è partita l’ordinanza di chiusura indirizzata all’Orione. E la dispersione dell’acqua dovuta ad un impianto obsoleto ha sempre costituito per il team di Iacono un dispendio di risorse economiche e la causa del contenzioso con la Provincia. Tutto ciò, ora, dovrebbe essere risolto: “I primi interventi in programma, dunque, saranno di tipo idraulico”, ha illustrato Rapposelli, “successivamente un nuovo appalto permetterà di avviare la ristrutturazione della piscina. Abbiamo programmato questa sistemazione proprio per riconsegnare alla comunità un impianto dignitoso. oggi possiamo dire che la Provincia avrà una piscina che farà concorrenza agli altri impianti, una struttura a norma con nuovi spogliatoi, nuove vasche, per una spesa già prevista in bilancio di 400mila euro”.

Ancora mesi da attendere: quanti ancora di preciso non si sa. Con la speranza che l’andazzo dei nuovi lavori non ricalchi quello del cantiere per i nuovi spogliatoi che, dopo essere giunto quasi a conclusione, è rimasto uno scheletro incompleto per anni a causa di un errore di progettazione: un’ala intera devastata dalle infiltrazioni d’acqua e finita preda dei vandali immediatamente dopo la “cacciata” di Iacono.

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Daniele Galli


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