Pescara. Spari nella notte a Rancitelli: arrestato il responsabile dopo aver cercato di occultare la Beretta. I carabinieri indagano: regolamento di conti?
Sono stati i residenti di via Lago di Capestrano, svegliati dal rumore nel cuore della notte, ad avvisare i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Pescara degli spari appena sentiti. I militari hanno raggiunto lo stradone popolare di Rancitelli in pochi attimi e, a caccia di sospetti, hanno individuato in poco tempo Giovanni Fioravanti, 50enne della zona ben noto per i suoi precedenti penali, mentre si affrettava a gettare tra le aiuole di un giardino un oggetto poco definibile, per poi cercare di dileguarsi dalla ivsta degli agenti.
La pattuglia lo ha repentinamente bloccato e identificato, per poi scoprire che quell’oggetto gettato era una pistola Beretta calibro 6,35, non registrata e con il colpo ancora in canna, mentre altri sette erano nel caricatore.
Fioravanti è stato immediatamente arrestato in flagranza di reato per detenzione e porto abusivo di arma da sparo, ma le indagini dei carabinieri sono solo all’inizio. Sulla scena, infatti, è stato identificato anche il figlio di Fioravanti, mentre un gruppo di rom è stato avvistato dileguarsi in fretta a furia alla prima vista delle forze di polizia: obbligati, quindi, gli accertamenti avviati per dare una corretta interpretazione dell’episodio, molto probabilmente un regolamento di conti, oltre agli esami ordinati sull’arma al fine di verificare se sia stata utilizzata in passato per azioni di fuoco.
A Giovanni Fioravanti è stato convalidato questa mattina l’arresto, su richiesta dalla p.m. Annarita Mantini, e gli è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora, in attesa del processo che si celebrerà nel mese di ottobre.