Il Wwf e i comitati no-filovia esultano come se già fosse già caduta la ghigliottina sul Filò. In realtà la decisione presa ieri sera, dopo una decina di ore di audizioni e camera di consiglio, dalla commissione regionale per la Valutazione di impatto ambientale è concretamente pronta a far decadere il progetto del collegamento tra Pescara e Montesilvano. Il verdetto di ieri sera è stato: preavviso di rigetto.
Ciò vuol dire che, dopo il primo riesame stabilito un mese fa, la Gtm ora ha disposizione gli ultimi 30 giorni di tempo per fornire alla commissione tutti i chiarimenti in quanto a inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico. Se le ulteriori integrazioni allo screening preliminare (seppur presentato dopo il completamento dell’80% dei lavori) non convinceranno i tecnici regionali, niente Via e rischio concreto che il cantiere possa essere smantellato, o quanto meno ridimensionato massicciamente.
L’esultanza di chi la filovia non la vuole è forgiata con l’imponente numero di ore che la seduta del Via ha dedicato al caso, una riunione fiume che per la prima volta si è concentrata su un solo punto. A partecipare sono stati, il Wwf e le associazioni cittadine, spalleggiate dal consigliere regionale e pescarese Acerbo (Rc), il presidente della Gtm Michele Russo e il responsabile dei lavori Fabiani, con la manforte del consigliere Pdl Lorenso Sospiri. E, vera bella novità, il presidente dell’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo Claudio Ferrante, che da mesi denuncia la presenza di barriere architettoniche sul tracciato del Filò sulla strada-parco. Ostacoli fatti provare con viva mano anche all’assessore regionale ai Trasporti Morra. Dei disabili la prima, grande vittoria: il comitato Via ha imposto alla Gtm di considerare anche le barriere architettoniche nella relazione che dovrà presentare nella prossima riunione che, ferie di mezzo, si terrà ai primi di settembre.
Le osservazioni dei disabili contro la filovia: ascolta Livio Vox