Torre de’ Passeri. “Dopo quasi quattro anni, in cui abbiamo cercato di rappresentare, nelle opportune sedi, le esigenze della cittadinanza, per sollecitare i necessari lavori di ristrutturazione della chiesa madre Beata Vergine Maria delle Grazie, danneggiata a seguito del sisma del 6 aprile 2009 e da allora inagibile ed anche l’unico edificio religioso del paese, è arrivata la notizia dello stanziamento di fondi Cipe per il suo consolidamento e restauro. Ora, come primo cittadino e come fedele, sento il dovere di sollecitare i progettisti, incaricati da Curia e/o Parrocchia proprietari dell’immobile, di redigere al più presto il nuovo progetto ed auspicare che consegnino in tempi rapidi il piano degli interventi”.
Così il sindaco di Torre de’ Passeri, Antonello Linari, commenta i lavori di consolidamento e restauro della chiesa madre. Negli anni scorsi molti sono stati gli inviti da parte del Comune, in un primo momento per dare una sede alla Chiesa Parrocchiale, poi nel farsi portavoce e mediatore della non facile trafila burocratica, visto che l’edificio religioso è sottoposto a vincolo dal Ministero dei Beni culturali. Per la messa in sicurezza esterna della Chiesa, il Comune, a dieci mesi dal sisma aveva provveduto, in accordo con l’allora parroco Don Giovanni Cianciosi, a far redigere il progetto per gli indispensabili interventi di messa in sicurezza della facciata, che risultava ampiamente lesionata e distaccata dalla volta interna. In particolare, furono ultimati lavori di cerchiatura dell’edificio lungo tutto il suo perimetro con l’obiettivo di bloccare il cedimento delle facciate che erano a rischio ribaltamento. Ulteriori interventi di messa in sicurezza sono stati ultimati per le due torri che campeggiano sulla facciata e la cupola.
“All’inizio dell’anno – ha concluso il sindaco – si è riusciti a sbloccare una impasse che durava da ormai troppo tempo e ad avere assegnato il finanziamento, così come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ora però occorre, tutti insieme, dare una svolta per avviare al più presto il cantiere e restituire ai torresi la loro Chiesa. E a chi dice che molte Chiese del territorio, danneggiate dal sisma, sono state riaperte, al di là del fatto che la competenza non era dei Comuni, faccio presente che si trattava di altro genere di danni e di stanziamenti di gran lunga più bassi rispetto a quello assegnato alla parrocchia torrese e con procedura assolutamente diverse” .