Piccone e sangue sul tricolore, attacco di Forza Nuova da Pescara:’L’immigrazione uccide’-FOTO

forzanuova_picconePescara. Un tricolore insanguinato, un piccone e lo slogan più crudo di sempre: “L’immigrazione uccide”. Blitz notturno, anche nel capoluogo adriatico, dei militanti di Forza Nuova contro le sedi del Pd. Calcando la mano sulla strage di Milano, gli estremisti di destra continuano ad attaccare il ministro Kyenge.

Quel piccone è un link diretto all’agghiacciante episodio di Milano, dove un ghanese ha ucciso un pensionato  proprio con l’utensile da carpentiere. Un raptus di follia di un immigrato che ha colpito, senza alcun obiettivo, le prime quattro persone capitategli a tiro. Ancora più agghiacciante, però, è il siparietto allestito dai militanti di Forza Nuova, ricamando sull’episodio, dinanzi a decine di sedi del Pd in tutta Italia. A Pescara, sul piazzale di via Lungaterno 76, nel blitz notturno gli estremisti coordinati da Marco Forconi hanno piazzato una bandiera tricolore macchiata di sangue (finto), appoggiata ad un piccone e circondata da volantini che attaccano direttamente il ministro all’Integrazione Kyenge. Donna di colore, scelta dal Pd del premier Enrico Letta: uno più uno e la cartolina si compone da sola.

Ma non basta: l’azione ordinata dal segretario nazionale forzanuovista Roberto Fiore ha calcato ancor più la mano, grassettando nero su bianco il messaggio “L’immigrazione uccide”.  “Questa iniziativa”, si legge in una nota congiunta di Fiore e del coordinatore abruzzese Forconi, “segue di qualche giorno l’inizio della campagna web del Movimento dal titolo ‘L’immigrazione uccide, la classe politica è complice’. I recenti fatti di cronaca, i continui stupri e uccisioni di cittadini italiani per mano di extracomunitari clandestini, il totale silenzio delle istituzioni sempre più vigliacche e sempre più complici e l’evidente razzismo nei confronti dei nostri compatrioti, sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto i militanti forzanovisti a compiere l’azione in oggetto”.

L’attacco al ministro colored continua: “Forza Nuova chiede le immediate dimissioni del ministro Kyenge”, prosegue la nota che rivendica il blitz, “tanto loquace nell’enunciare il suo programma ‘distruggi Italia’ con l’introduzione dello ius soli, quanto taciturna dal non dire neanche un parola di pietà per i morti ammazzati né una condanna per gli autori di questi delitti. Forza Nuova ribadisce la sua radicale contrarietà a qualsiasi tipo di società multietnica dove lo straniero ha solo diritti e non doveri e dove il cittadino italiano è considerato solo uno strumento da spremere con tasse usuraie”.

E questa sarebbe solo la punta dell’iceberg: “Il blitz di questa notte non è un punto di arrivo ma rappresenta l’inizio di una campagna di forte sensibilizzazione per l’opinione pubblica”, annunciano da FN, “noi gridiamo ad alta voce e senza paura che l’ immigrazione non è una ricchezza, che l’ immigrazione genera povertà tra gli italiani, che l’immigrazione uccide”.

 

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PAOLUCCI: LO SQUADRISMO NON CI SPAVENTA

“Un gesto di squadrismo di cui l’Italia e l’Abruzzo non sentivano assolutamente la mancanza che ha come solo scopo l’intimidazione nei confronti di chi sta portando avanti, con coraggio e determinazione, una battaglia di civiltà in grado di farci recuperare un pezzo di quell’enorme differenza che separa ancora l’Italia dai Paesi più avanzati d’Europa. È chiaro che i democratici abruzzesi non si lasceranno intimidire di fronte a questi gesti”: è il commento del segretario regionale del Pd Silvio Paolucci all’azione messa in atto da Forza Nuova. Per ribattere all’eclatante gesto, rivolto in primis contro il ministro all’Integrazione, il segretario Democratico rilancia: “Non ci limitiamo ad esprimere tutta la solidarietà al ministro Kyenge: la invitiamo a venire quanto prima in Abruzzo dove l’accoglieremo con affetto, amicizia e sostegno”. Ma non nasconde il sentimento reazionario a tali comportamento: “Ci auguriamo”, prosegue Paolucci, “che quanto accaduto susciti una reazione di tutta la società civile abruzzese. Va respinto senza se e senza ma questo clima di intolleranza che sta montando nel Paese. Auspichiamo che salga netto il rifiuto da parte di tutti i cittadini e di tutta la comunità politica ed istituzionale rispetto ad episodi di intolleranza così volgare. Per queste ragioni, il Pd abruzzese mobiliterà nei prossimi giorni tutti i suoi circoli e si rivolge a tutte le forze politiche e sociali della nostra regione, compresi il Movimento 5 Stelle e il Pdl, perché vi sia una risposta coesa contro ogni forma di intolleranza”.

Daniele Galli


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