Pescara. Sono quattro donne e due uomini i rom arrestati questa mattina dai carabinieri della compagnia di Pescara, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, per spaccio di droga.
Si tratta di Maria Giuseppa Di Rocco, 71 anni, i tre figli Vincenzo Cirelli, 39 anni, Rosetta Cirelli, 42 anni e Antonio Cirelli, 53 anni, oltre a Giulia Spinelli, 35 anni e Emilia Ciarelli, 29 anni, imparentata con i Cirelli.
Tra novembre 2012 e febbraio 2013, gli agenti hanno iniziato a controllare a distanza degli indagati, a partire da Maria Giuseppa De Rocco, che vive in una casa isolata. Sono così stati fermati di volta in volta i tossicodipendenti che si rifornivano dai sei, tra il ferro di cavallo di via Tavo e via Sacco. In tutto sono state ricostruite circa 50 cessioni di piccole dosi a carico del gruppo.
La consegna di droga ai clienti, che arrivavano anche da fuori Pescara, non avveniva sempre da parte di questi rom, ma da parte di alcuni intermediari, i cosiddetti ‘cavalli’: la strategia utilizzata era quella di effettuare più passaggi di mano in mano per evitare di essere intercettati dalle forze dell’ordine. Sempre per evitare guai lo stupefacente conservato in casa era sempre in quantità minima. In un caso, durante gli accertamenti predisposti dall’Arma, è stato individuato un cliente che ha raggiunto lo spacciatore in taxi.
Da sottolineare, poi, il ruolo di primo piano assunto dalle donne nomadi nello spaccio di droga, in particolare dalla Di Rocco, detta “la vecchia”, il cui primo arresto risale nel 1965.
Il gip che ha disposto gli arresti è Maria Michela Di Fine su richiesta del pm Barbara Del Bono. Hanno partecipato all’operazione di oggi 30 carabinieri, coordinati dal capitano Scarponi e dal tenente Salvatore Invidia, con l’ausilio dell’unità cinofila e di due agenti della polizia municipale.