Gli ulivi secolari di Pianella a rischio cementificazione-FOTO

ulivipanoramiche_001Pianella. Dieci ettari di ulivi secolari a rischio cementificazione. Il Wwf si appella al Comune: “No alla trasformazione delle zone agricole”. Su Colle Florido “respinte le osservazioni di Arta e Provincia di Pescara”. Alberi espiantati prima dell’autorizzazione a costruire.

Uno dei tratti più belli della campagna pescarese, quello delle colline di Pianella, rischia di perdere il suo naturale profilo. La tipica linea dell’orizzonte divisa tra verde e azzurro solo dalle fronde degli uliveti sarà presto spaccata da tetti e finestre. A portare lo stravolgimento è la variante al piano regolatore che il Comune  ha deliberato il 7 febbraio scorso nell’ambito di una proposta di programma integrato di intervento ad iniziativa privata: un pacchetto programmatico di 14 interventi, ben 9 dei quali prevedono la trasformazione da zona agricola E in zona residenziale. Complessivamente è interessata un’area di oltre 100mila metri quadrati di cui 57.320 attualmente destinata ad uso agricolo.

Quello che arrischierebbe maggiormente gli ulivi secolari è il progetto del complesso Pandora, presentato dalla ditta Di Tommaso sui terreni di contrada Colle Florido. E contro questo, il Wwf ha già presentato le proprie osservazioni contrarie, soprattutto in merito alle procedure autorizzative adottate.

“Il Comune ha tenuto una procedura di valutazione di impatto ambientale limitata alla sola fase formale della verifica di assoggettabilità”, sostiene l’associazione ambientalista, “portata avanti tra l’altro senza tenere in alcun conto delle osservazioni puntuali prodotte ad esempio dall’Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta Ndr) e dalla Provincia di Pescara sugli interventi più rilevanti in termini di cubatura e di occupazione di suolo agricolo . Osservazioni respinte senza valide motivazioni”.  Al Wwf, poi, suona strano che gli uliveti di Colle Florido, peraltro campagne vincolate idrogeologicamente, vengano descritti nelle relazioni della variante “terreno incolto”. “Piante secolare”, insiste il Wwf, “che dovrebbero  essere rigorosamente tutelati ai sensi della nuova legge 10 del 2013, in parte assurdamente già espiantati nonostante la variante non sia stata ancora approvata”.

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