Dopo mezza settimana di consiglio comunale, con sedute annullate e mandate a vuoto dall’ostruzionismo dell’opposizione, scaduti i termini per la ratifica dell’accordo di programma sulla riqualificazione dell’ex-Cofa, la Camera di commercio di Pescara ha rinunciato all’acquisto dell’ex mercato ortofrutticolo a ridosso del porto turistico. La decisione unanime è stata presa dopo alcune ore di assemblea della giunta camerale dell’ente presieduto da Daniele Becci. “Ai sensi dell’articolo 9 del Protocollo d’Intesa”, si legge in una nota della Ccia, “ firmato da Regione Abruzzo, Provincia e Comune di Pescara e Camera di Commercio, la Camera si svincola dagli impegni sottoscritti nell’Accordo. Sfuma, così, l’intesa firmata con la Regione lo scorso 31 agosto, attraverso la quale l’area dell’ex Cofa era stata ceduta alla Camera di Commercio per un importo di 11 milioni 830mila euro. Partecipò all’intesa anche il Comune che, facendo seguito a quell’atto nel mese di febbraio, ha firmato l’accordo di programma con l’ente camerale, Regione e Provincia. Ma il necessario voto del consiglio comunale non è arrivato. Quindi, salvo ripensamenti camerali, l’ex Cofa rimarrà ancora a lungo un fatiscente complesso di capannoni abbandonati. Non un colpo di testa, però, viene considerato dalla Pescara produttiva quello della giunta presieduta da Daniele Becci: una nota congiunta di 15 associazioni di categoria e sindacali giudica “coerente ed inevitabile la scelta della Camera Commercio di Pescara di svincolarsi dagli impegni assunti nel Protocollo d’Intesa firmato il 31 agosto 2012. Gli accadimenti degli ultimi giorni e gli esiti determinatisi”, prosegue la nota, “offrono uno spaccato del contesto in cui le forze produttive sane sono costrette quotidianamente ad operare. Una iniziativa di valenza storica per la città di Pescara, che avrebbe dovuto trovare alta condivisione ben al sopra dei colori politici, ridotta ad un mercato di posizioni nel quale si e’ tentato di coinvolgere anche l’Ente camerale quasi ponendolo sul banco degli imputati”.
“Il Pd e l’intero centro-sinistra hanno raggiunto oggi il proprio drammatico obiettivo. Il Pd e il centro-sinistra si sono dunque resi responsabili di un delitto contro la città, un autentico crimine che ora condannerà l’area dell’ex Cofa ad altri vent’anni di immobilismo e di degrado, una responsabilità che l’intero Partito democratico con tutta la sua classe dirigente dovranno sentire sulle proprie spalle”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando la vicenda. “Quello commesso ai danni di Pescara è un delitto, un crimine, di cui ora tutta la città dovrà purtroppo pagare le conseguenze”, continua il sindaco, “l’intero complesso a questo punto resterà di proprietà della Regione Abruzzo che assumerà le proprie decisioni, mentre al Comune resterà solo la possibilità di vigilare sul rispetto del Piano regolatore”.
Inevitabile la ripercussione sullo scontro politico. Consiglio al Pd di non gioire troppo per aver vinto la propria sciocca battaglia, perché d’ora in avanti sarà il Pdl a giocare la carta dell’ostruzionismo per fermare ogni minima proposta del centro-sinistra”. Lo ha detto il consigliere comunale e regionale del Pdl Lorenzo Sospiri, commentando le conseguenze della maratona ostruzionistica alla quale si è assistito nel week-end consiliare. “Quella della rinuncia della Camera di Commercio è una notizia bruttissima per la città”, ha sottolineato il consigliere Sospiri, “ma ovviamente era l’unica risposta possibile, a oggi, nei confronti di chi ha accusato l’Ente Camerale, un Ente pubblico, di voler fare speculazione sul territorio. Oggi, per colpa dell’irresponsabilità del Pd, abbiamo buttato all’aria tre anni e mezzo di lavoro per rilanciare il territorio”