E’ stata la famiglia dello studente universitario di 24 anni di Moresco, scomparso da Pescara il 14 dicembre del 2011, dopo essere uscito di casa per andare a correre, ad opporsi alla rischiesta di archiviazione sulla morte del giovane. Il cadavere del ragazzo fu ritrovato il 7 gennaio 2012 a Bari, ma famigliari e conoscenti non hanno mai creduto all’ipotesi del suicidio: per sensibilizzare l’opinione pubblica e insistere per contro l’archiviazione del caso richiesta dal pm Giuseppe Bellelli il 15 dicembre scorso, insieme agli amici del figlio, i genitori e la sorella di Straccia hanno organizzato una marcia a Pescara per esporre le proprie ragioni.