Stamattina i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara, hanno arrestato un ragazzo di 26 anni, un teatino incensurato, per stalking e concorso in danneggiamento seguito da incendio, nei confronti di un coetaneo di Pescara.
I due ragazzi la scorsa estate avevano instaurato un rapporto professionale, oltre che d’amicizia, nell’organizzare eventi di intrattenimento a Pescara. Proprio un anno fa, a gennaio 2017, la vittima però decise improvvisamente di troncare ogni legame con il coetaneo.
È a questo punto che l’arrestato ha dato inizio ad una serie di atti persecutori, durati per tutto l’anno, che hanno costretto il perseguitato a cambiare radicalmente le proprie abitudini di vita ma soprattutto a ricorrere più volte alle cure mediche per logoranti e persistenti stati ansiosi. Innumerevoli messaggi e telefonate dal tono minatorio, volevano infatti convincere la vittima a tornare sui suoi passi, diffamandola, facendole terra bruciata e, per l’offesa ricevuta, punendo anche le persone che gli stavano al fianco. Da marzo, infatti, il giovane è stato costretto a subire una serie di danneggiamenti, anche di grave entità, che hanno colpito non solo lui ma anche la sua stretta cerchia familiare e persino alcuni amici.
Prima il furto dello specchietto della propria macchina, poi il taglio delle gomme, in seguito la vernice versata sull’automobile, infine, la notte dell’8 agosto, sulle finestre di casa della vittima, due sconosciuti hanno scagliato dei mattoni e, sempre due malviventi, coindagati a piede libero con l’arrestato, hanno poi appiccato il fuoco alle tende esterne della cucina. Tra il susseguirsi di questi atti vandalici, la vittima ha continuato a ricevere messaggi e lettere anonime minatorie.
Le ricerche hanno confermato poi un particolare agghiacciante: tutti questi atti venivano rivendicati sul profilo social dello stalker che si vantava della capacità di rendere la vita della sua vittima, impossibile. Nel mentre, gli atti intimidatori, continuavano: è stato dato fuoco alla macchina dei genitori ed è stato lasciato un pacchetto di sigarette contenente polvere da sparo sulla sella del motore della vittima. Fra le acquisizioni investigative dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile anche il tentativo, poi non concretizzatosi, da parte del persecutore di ingaggiare una persona che esplodesse dei colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione della vittima.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato ristretto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’A.G. mandante.