Pescara. Multe fino a 500 euro per chi chiede l’elemosina in strada: già in vigore, fino al 28 febbraio, l’ordinanza del sindaco contro gli “accattoni molesti”.
Multe salate sino a 500 euro per chi viene sorpreso a praticare “accattonaggio molesto”, come lo definisce il sindaco Albore Mascia. Ovvero per tutti i soggetti soliti a vagare lungo le strade di Pescara, o a stazionare ai semafori e agli incroci stradali, o anche sugli autobus pubblici, in cerca di elemosina concessa da passanti e automobilisti. “L’obiettivo”, spiega il primo cittadino, “non è quello di colpire persone disagiate che si ritrovano in strada a chiedere qualche spicciolo ai passanti, ma piuttosto di individuare e smantellare quelle oganizzazioni criminose che spesso gestiscono un vero e proprio traffico di questuanti, che vedono sempre più schierate in strada donne inermi con bambini indifesi al seguito, persone che lucrano sulle spalle di chi non può opporsi a tale meccanismo”.
Contro queste, quindi, è stata sottoscritta un’ordinanza ad hoc con la quale è vietato porre in essere forme di accattonaggio molesto, inteso come ‘richiesta insistente e petulante di denaro, attuata con qualunque modalità, in ogni spazio pubblico del territorio comunale’, comprese le aree situate a ridosso di incroci stradali o sotto i semafori. Tale divieto riguarda anche le aree di pertinenza dei trasporti pubblici e i mezzi di trasporto pubblico, dunque è vietato fare l’accattonaggio anche sugli autobus. La violazione del provvedimento sarà sanzionata con multe sino a 500 euro: all’atto della contestazione il trasgressore dovrà cessare il proprio comportamento scorretto, in caso contrario incorrerà nella denuncia penale. L’ordinanza resterà in vigore sino al prossimo 28 febbraio, salvo proroghe per contenere il fenomeno ritenuto particolarmente invasivo.
Tempo fa fu il presidente della commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi a stilare una sorta di ‘censimento’ degli “accattoni stanziali”, presenze che hanno subito un incremento nel periodo natalizio: “Un autentico esercito di utenti”, dice Mascia, “che si fermano lungo le vie, sedendosi lungo i bordi dei marciapiedi, o agli incroci, spesso lanciandosi tra le auto in transito per chiedere l’elemosina, creando una situazione di pericolo per la propria e altrui incolumità, per non parlare di pedoni che si ritrovano letteralmente inseguiti da gruppi di ragazzi a caccia di qualche spicciolo, a ogni ora del giorno e della sera, anche in questo caso determinando situazioni di forte disagio nei passanti”.
Ci si interroga, però, sulla fattiva efficacia della sanzione: potranno mai persone che si dichiarano nullatenenti, spesso prive di domicilio e documenti di identità, sborsare 500 euro per pagare una multa?