Pescara. Lunghe code e centralini senza segni di vita: le prenotazioni al Cup per l’ospedale e per i presidi Asl diventano un calvario per molti pescaresi. Blasioli (Pd): “Impossibile prenotare telefonicamente”.
Problema diffuso in tutto il Paese. Ma il mal comune, certamente, non è mezzo gaudio, quantomeno in questo caso. Innanzitutto perche quando si ha bisogno di rivolgersi al Centro unico prenotazioni della Asl, per fissare una visita o una terapia media, si è già coinvolti in un problema di salute. Per molti, anziani o con difficoltà a deambulare, è poi quasi impossibile uscire di casa per raggiungere gli uffici dell’ospedale Spirito Santo per affrontare ore di fila e di attesa. Per far fronte alla problematica, l’azienda sanitaria locale ha istituito, fronteggiando anche la sovente inattività di alcuni sportelli, un numero ad hoc per prenotare visite mediche direttamente da casa. “Purtroppo, però, il numero istituito per assolvere tale servizio, lo 0854253232, non è operativo e risulta sempre staccato”, critica il consigliere comunale Pd Antonio Blasioli, “Alcuni utenti mi hanno segnalato che hanno trascorso mattinate intere alla cornetta”, riferisce, “cercando inutilmente di mettersi in contatto con un operatore, senza mai riuscirci però. Io stesso”, prosegue Blasioli, “nel tentativo di verificare quanto mi è stato riferito, ho provato a mettermi in contatto telefonicamente con il Cup, ma senza alcun esito”.
“Queste criticità sono dovute, probabilmente, alla carenza di personale”, sostiene il consigliere Pd, “ma non è possibile che una tale lacuna ricada sulle spalle dei cittadini, che, nella maggior parte dei casi, quando si rivolgono all’ospedale per prenotare una visita stanno già vivendo un momento di angoscia e preoccupazione”. Il politico, infine, mette sotto accusa anche “la scarsa comunicazione effettuata dalla Asl: in molti non sanno che è possibile prenotarsi tramite i presidi sul territorio e le farmacie: perché l’azienda sanitaria locale non ha sufficientemente informato gli utenti, tramite, magari, delle comunicazioni postali”, chiede Antonio Blasioli, che insiste e conclude, “la Asl che da tempo è a conoscenza di questi disagi come intende risolverli?”.