Pescara. Avrebbero rapinato una banca fra Montesilvano e Città S. Angelo le cinque persone arrestate in flagranza dalla Squadra Mobile di Chieti con le accuse di tentata rapina e detenzione di arma clandestina.
Si tratta di Romano Micconi e suo figlio Luigi, entrambi di origini romane ma domiciliati a Chieti, di 44 e 18 anni; Luigi Altamura, 24 anni, originario di Napoli e domiciliato a Pescara; Donato Di Maggio, 33 anni, originario di Policoro ma domiciliato a Chieti e Antonino Gitto, 27 anni, originario di Nardò, ma domiciliato a Bologna. Per la tentata rapina sono stati invece denunciati due ventenni di Chieti.
Gli investigatori seguivano già da tempo le mosse del gruppo che nei mesi scorsi aveva effettuato diversi sopralluoghi finalizzati al colpo. L’operazione è scattata ieri mattina quando dall’abitazione dei Micconi si sono mosse, l’una dopo l’altra, una Y10, poi risultata rubata con a bordo Romano Micconi, una Bmw intestata a Gitto con a bordo i due ventenni teatini e uno scooter, anch’esso rubato, guidato da Altamura. I tre mezzi sono stati fermati nella zona industriale fra Montesilvano e Città S. Angelo, poi l’irruzione della polizia nell’abitazione dei Micconi dove erano presenti Luigi Micconi, Gitto e Di Maggio che alla vista dei poliziotti hanno cercato di disfarsi di un borsone contenente una pistola calibro 7.65, una parrucca, un copricapo, nastro adesivo, due scanner oltre ad un sacco che si ritiene dovesse contenere il bottino. In cucina alcuni fogli di carta formato A4 con la scritta: “Ci scusiamo per il disagio, assemblea sindacale di Cgil e Cisl” che forse sarebbero stati utilizzati per sviare l’attenzione e far trovare ai clienti le porte della banca chiuse.