A disporlo è stato il gip Maria Michela Di Fine su richiesta del pm che si sta occupando del caso, Valentina D’Agostino. Nel corso dell’incidente probatorio è stato affidato l’incarico ai periti. Le operazioni peritali prenderanno il via il 6 dicembre a Foggia e il 17 dicembre proseguiranno a Milano. Dal 6 dicembre i periti avranno 90 giorni per depositare le perizie. La prossima data dell’incidente probatorio è stata fissata al 19 aprile prossimo.
L’incidente probatorio è finalizzato all’accertamento delle cause del decesso, alla verifica del comportamento dei sanitari che sono intervenuti e hanno prestato soccorso a Morosini nell’immediatezza del malore e, in particolare, serve a verificare se siano ravvisabili profili di negligenza, imprudenza e imperizia con riferimento alle procedure diagnostiche e terapeutiche seguite, anche in relazione al mancato utilizzo della strumentazione disponibile. Attraverso l’incidente probatorio si punta anche all’accertamento della corretta condotta che avrebbero dovuto tenere i sanitari secondo le regole che disciplinano la materia e alla verifica del nesso di causalità tra la condotta colposa eventualmente ravvisabile nel caso concreto e il decesso di Morosini.
Per la morte del centrocampista sono indagati per omicidio colposo il medico sociale del Livorno Manlio Porcellini, quello del Pescara Ernesto Sabatini, il medico del 118 in servizio quel giorno allo stadio, Vito Molfese e il cardiologo Leonardo Paloscia, direttore dell’Unità Coronarica e Cardiologia Interventistica dell’ospedale di Pescara. Il gip aveva già nominato tre periti: Vittorio Fineschi, Francesco Della Corte e Riccardo Cappato.
I periti di parte sono: per la parte offesa Cristina Basso; per Paloscia, Maria Rosa Aromatario e Rodolfo Proietti; per Sabatini, Cinzia Barletta; per Porcellini Luigi Papi e Mario Marzilli, per Molfese, Luigi De Pascalis.